26.4.16

Recensione "Skins" - Maledetta Giovinezza - Un Piccolo Schermo - 2 - di Giuseppe Giacone


Torna il mio omonimo Giuseppe (non sono io!!!) per parlare delle serie Tv.
Da assoluto profano dell'argomento conoscevo Skins solo per nome, non sapevo nemmeno di cosa parlasse.
L'ho scoperto adesso.
Vi lascio a lui, buona lettura ;)

Ho visto, per la prima volta, qualche episodio di Skins quando andavo alle medie, in prima media direi per essere precisi, e rimasi folgorato vedendo i ragazzi fare cose da grandi: alcuni si drogavano, altri facevano sesso o, addirittura, vivevano da soli abbandonati dai genitori.
I protagonisti della serie facevano tutto ciò che avrei voluto fare ma che non potevo fare per svariati motivi: il mondo che la serie, in quei pochi episodi che avevo visto,trateggiava era tremendamente distante dal mio ma lo vedevo come un punto d'arrivo perchè sembrava davvero divertente.

Passato qualche tempo, rividi Skins durante il secondo anno di liceo, e mi accorsi che, in quel momento, la mia vita non era più così lontana da quella sullo schermo: certo avevo saltato tutte le puntate piene di eventi tragici, mi erano capitate sotto mano solo quelle divertenti ma anche io, finalmente, avevo fatto qualcosa da grande.
Non metto le virgolette all'espressione “ da grande “ perchè la maggior parte delle cose che accadevano in Skins erano cose che i ragazzi non dovrebbero fare ma che, sempre più spesso, fanno perchè spinti dalla curiosità e, per l'appunto, dalla voglia di crescere e andare avanti.
Ora, dopo tanto tempo, sono riuscito a vedere Skins in todo, completamente, e posso, mettendolo in parallelo con la mia vita, parlarne senza problemi.

Skins è una serie per ragazzi, scritta da ragazzi, che, in sette stagioni, sei canoniche e una complementare delle altre, racconta l'adolescenza di tre generazioni di liceali inglesi legandoli tra di loro con un sottile filo rosso riuscendo a trattare tutti i temi e i disagi di quegli anni: amori, cuori spezzati, alcol, droghe, sesso, il rapporto con i genitori, la perdita e il dover crescere.
Skins non è solo una serie in cui i ragazzi si divertono ma racconta anche, e soprattutto, di tutte le loro sofferenze, dei loro traumi e delle loro scelte sbagliate: io mi ero illuso che raccontasse solo delle cose belle ma la vita, quella che cerca di raccontare Skins, non è solo questo e lo sappiamo tutti.
Chi di noi non è andato al funerale di una persona cara o addirittura di un amico?
Chi non ha mai fumato uno spinello o ha preso droghe più pesanti avendo pessime reazioni?
Chi di noi non si è innamorato e poi, in un lampo, si è trovato con il cuore spezzato?
Nessuno di voi ha mai cercato di aiutare un amico anche contro il suo volere?
Nessuno di voi si è preso a pugni con qualcuno per difendere se stesso o la propria compagnia?
Nessuno di voi ha tradito, in qualsiasi modo, un amico salvo poi riuscire a risolvere la cosa?
Andiamo io lo so, lo so che avete tutti fatto scelte sbagliate ferendo i vostri migliori amici o avete litigato con i vostri genitori duemila volte per i motivi più stupidi e che, alcune volte, avete dovuto prendere decisioni difficili da soli.
Vedete Skins è tutto questo e anche di più: è la summa di millioni di esperienze, di millioni di personaggi in cui chiunque può rispecchiarsi.
Magari lo fa in un modo troppo eccessivo, magari lo fa in un modo troppo inglese o pacchiano ma dannazione se lo fa bene.
Che il protagonista della puntata sia Tony o Michelle o Effy o Cook o qualsiasi altro membro della gang gli autori riusciranno a farvi affezionare ai personaggi in un lampo e a spezzarvi il cuore in certi momenti.
Certo, Skins non è perfetto, basti pensare ad alcune scelte dei protagonisti, tuttavia è molto semplice passarci su e legarsi alla serie anche per una serie di idee registiche niente male come quella che ci mostra un personaggio bloccato a letto e il tempo scorrere davanti a lui ma noi capiamo che questo scorre solo perchè la gente davanti a lui va e viene, sparisce, litiga e si ama.
Certo difficilmente un ragazzo di oggi può rispecchiarsi nei personaggi di questa serie, ormai loro sono troppo avanti, ma se sei nato tra il 2000 e il 2007 allora questa serie è parte della tua giovinezza che tu l'abbia vista o no: in un po' di Skins c'è ognuno di noi.


2 commenti:

  1. Serie che ho letteralmente divorato, dato che adoro i prodotti a sfondo adolescenziale. Nel complesso molto bella, anche se qualche stagione mi ha fatto storcere un po' il naso.
    Per ora mi tengo alla larga dal remake americano (cancellato per la censura, mi pare).

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    Risposte
    1. Provare un remake non fa mai male, anche perchè si può solo parlare di quello che si vede, detto questo Skins UK si può divorare sino ad un certo punto: le ultime due generazioni non sono il massimo.

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao