1.10.18

La mia sul caso "Sulla mia pelle"

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Lo dico da subito, non ho visto Sulla mia pelle.
Non c'è alcun motivo per cui non l'abbia fatto, semplicemente ancora non è capitato.
Credo sia proprio un bel film, più di un amico me ne ha parlato bene, alcuni benissimo, molto emozionati.
Credo che sia un film imprescindibile?
No.
Semplicemente per il fatto che, per me, di film imprescindibili non ce ne sono, nessuno.
Credo che sia un film necessario?
Neanche.
O meglio, credo che sia un film che è stato necessario girare ma che non sia necessario vedere.
Io, ad esempio, ho seguito molto il caso Cucchi, e ho visto documentari e processi. Quindi se il film doveva aiutarmi a conoscere questa tremenda e inqualificabile vicenda non c'è bisogno che lo veda.
Lo vedrò per altri motivi semmai, per vedere che taglio è stato dato, per ammirare Borghi, per emozionarmi, per capire l'onestà intellettuale col quale è stato girato.
Ma, ecco, non è un film che necessariamente tutti debbano vedere ma una importantissima operazione per dare luce a una vicenda che - ho scoperto -ancora tanti non conoscevano.
Quindi sì, Sulla mia pelle andava fatto.
Il problema è un altro.
Il problema è che questo film ha tirato fuori, ancora una volta, tutto il peggio di questa nostra nazione abbastanza impreparata sugli argomenti, complottista, polemica a prescindere.
Tutti sapete che il film è stato "distribuito" da Netflix (metto le virgolette perchè per piattaforme streaming forse ci sono termini migliori).
Questo fatto ha obnubilato la maggior parte delle coscienze.
Perchè se è vero che molti esercenti non l'hanno programmato per questo motivo (l'uscita su Netflix) è anche vero che Sulla mia pelle ha avuto una distribuzione ANCHE al cinema di assoluto livello.
Solo la prima settimana era in cartellone in circa 100 sale.
CENTO
Di sicuro - anche se non ho i dati - sarà stato programmato da altre sale in seconda o terza settimana. 
Diciamo che ha avuto 150 sale.
A queste vanno aggiunte quelle sale che l'hanno proiettato in maniera "pirata", un numero impossibile da sapere.
Ora, voi non sapete quanti film italiani se le sognano 150 sale.
La maggior parte di loro non arriva a 15, altro che 150.
Il "centinaio" è quasi solo appannaggio di film di merda, le solite commedie nostrane.
Quindi il film di Cremonini è già una mosca bianca in tal senso.
Ma il paradosso è nel fatto che oltre queste 150 sale il film è ANCHE su Netflix, una piattaforma con ormai milioni di abbonati.
Faccio un'operazione stupida e senza senso ma potrei tranquillamente dire che Netflix vale almeno come altre 100 sale.
Diciamo 250 tra reali e virtuali.
Ed ecco così che trovo ridicolo, fastidioso e insopportabile vedere da 20 giorni post sulla scarsa distribuzione in sala del film, sui suoi boicottaggi, sul problema Netflix-Sala.
Post su post, articoli su articoli, lamentele su lamentele.
Quando questa gente non sa che il 90% dei film italiani se lo sognano il "trattamento" avuto da questo film.
Ma purtroppo a scrivere è gente che vuole la polemica per forza, che usa il film come strumentalizzazione politica, che non sa un cazzo di distribuzione e che va in sala 4 volte l'anno, solo per quei film di cui poi può vantarsi con gli amici.
Siamo arrivati all'assurdo paradosso che l'unico film della storia, per adesso, che è stato trasmesso sia da Netflix che proiettato in oltre 150 sale venga raccontato come il film che nessuno ti fa vedere, perchè lo Stato non vuole mostrare lo schifo della vicenda Cucchi, perchè gli esercenti son di destra, perchè perchè perchè.
Mi piacerebbe farvi parlare con i centinaia di registi che non hanno visto mezza sala, che al massimo con Netflix possono fare l'abbonamento come clienti, che devono girare l'Italia anche a spese loro per avere una decina di proiezioni.
I milioni di persone che hanno gridato allo "scandalo" "Sulla mia pelle" di cinema non sanno nulla, hanno solo portato la loro ignoranza e il loro livore in un campo che non conoscono.
E invece di gioire del fatto che questo film abbia visto due canali giganteschi di distribuzione hanno raccontato una verità che gli faceva solo comodo.

Non è così, ma tanto non lo capiranno mai.
Viva Sulla mia pelle, viva quel fenomeno di Borghi, viva il cinema italiano, viva Stefano Cucchi

E abbasso chi parla solo per dare fiato alla bocca


15 commenti:

  1. Non faccio polemica ma porto ad esempio il mio caso, poi ognuno ne tragga la conclusione che vuole: a Savona il film è stato proiettato UN giorno solo in una sala che solitamente richiede tessera ARCI, sottolineando però come l'ingresso fosse libero per tutti, almeno stavolta. Detto questo, ingresso libero o no, molti (per motivi politici ecc.) da quella sala stanno lontani, ahimé. Il multisala invece se n'è sbattuto allegramente le palle, impegnato a proiettare la solita fuffa.
    Quindi chi non ha Netflix, non poteva quel giorno, non voleva quel giorno, ecc., ha dovuto migrare fino a Genova. Lì spero lo abbiano tenuto più giorni ma sinceramente non saprei.

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    1. Erica, ma certo, ovvio che alcune zone o alcuni spettatori si sono sentiti "penalizzati"

      ma è sbagliata del tutto la prospettiva

      nel senso che se questo film ha 150 sale (chen ovviamente non possono coprire tutta italia) e ci si lamenta cosa devono dire i film che ne hanno 5, 10, 15, 20?

      perchè per Sulla mia pelle, che è stato grandemente distribuito, ci si lamenta e per l'altro 90% di ottimi film italiani che non ci fanno vedere no?

      ecoc, non capisco perchè per questo film ci debba essere l' "obbligo" che fosse ovunque, non capisco perchè questo film debba essere così tanto più importante degli altri

      aveva 150 sale, te sei stata sfortunata, ma oggettivamente Sulla mia pelle ha avuto tutto e di più per esser visto

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  2. Sottoscrivo tutto, con il sangue! Anch'io sono rimasto disgustato da questa assurda polemica riguardo la distribuzione su Netflix (e te lo dice uno che Netflix non lo ama per niente, anzi...) Ma lo sai che ho perfino "litigato" (senza spargimento di sangue :)) con il gestore di alcune sale del mio paese che aveva perso il lume della ragione? Ma è possibile che non si riesca a capire che Netflix è la conseguenza e non la causa di un impoverimento culturale che ha fatto allontanare la gente dalle sale, ben prima che arrivasse Netflix stesso? Quanta ipocrisia su questo argomento!
    Emblematico è il caso di ROMA, trionfatore a Venezia e additato come "il Leone d'oro che non vedremo mai al cinema...". Ammesso che davvero sarà così, sarei proprio curoso di vedere quanta gente andrebbe AL CINEMA a vedere un film di due ore e mezza, in bianco e nero, senza attori famosi e senza trama. E soprattutto in quante sale lo distribuirebbero!
    Ma mi faccia il piacere, diceva Totò!

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    1. guarda, lasciamo perde...

      poi ora dopo quello che è successo, 150 sale, tutte piene, credo che tanti siano veramente in difficoltà, specie quelli del "eh, se è su Netflix allora ormai niente sale"

      se ci si impegna a promuovere bei film, se ci si impegna (come a Perugia) a cambiare il gusto, poi c'è posto per tutto e per tutti

      Poi ci sono i casi come quelli di Roma dove, come dici, Netflix potrebbe esse una scusa per non prenderlo in sala. Quando forse non lo prenderebbero lo stesso

      ma qua sono sicuro lo prenderanno e andrà molta gente
      la rivoluzione deve essere graduale ma ben organizzata, il gusto e le abitudini si possono ancora migliorare, io ne sono convinto

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  3. io l'ho visto e ne ho parlato anche da me, mi è piaciuto tantissimo, sull'argomentazione cinema in rete o in sala si dovrebbe parlare molto, ma evito di dire la mia per ora ^_^

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    1. beh, però seguendoti su fb Laura mi sembra che te la sala non la vedi da anni, anzi, esulti quando i film finiscono su Cb01 e cose simili

      quindi riguardo questo argomento credo siamo molto lontani ;)

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  4. io il film l'ho visto su netflix, non ho apprezzato nulla a livello registico e poco a livello attoriale (le scene in famiglia son degne delle peggiori fiscion rai/mediaset); ribadisco come sia bello che questo film sia stato fatto e distribuito, concordo sulla caducità delle polemiche per un film che sta vedendo una distribuzione nazionale enorme (per un film del genere) e anche internazionale grazie a netflix; è anche giusto che se ne parli di questi temi, ed è bello che in così tanti ne parlino (anche se pocherrimi stanno parlando del film), ma autocitandomi:
    "più polemiche che recensioni e, citando Bilbo: il 90% di chi parla non l'ha visto, il 90% di chi l'ha visto non l'ha capito, il 90% di chi l'ha capito è rimasto della sua opinione senza cambiarla in alcun modo, basata esclusivamente sui propri pregiudizi..."

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    1. che devo dire, hai detto tutto e appoggio tutto...

      e Bilbo cuore immenso ;)

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. a sensazione Sauro credo che Pietro si riferisse ai persnaggi "secondari", o comunque non Borghi

      a sensazione eh

      per me lui è un mostro

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    4. insomma... a me è piaciuta molto anche Jasmine Trinca (attrice, tra l'altro, che non ho mai troppo amato) e perfino Max Tortora mi è parso tutto sommato credibile. Se dei difetti ci sono (e ci sono) secondo me sono nella sceneggiatura, non negli interpreti

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    5. no no, ma io non l'ho visto, non so che dire, anche se credo la penserei come te

      dicevo solo che nella frase di pietro secondo me Borghi non c'era, ecco ;)

      la Trinca questi 2,3 anni sta avendo riconoscimenti pazzeschi, sono contento per lei

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  5. Poco apprezzabile a livello attoriale? Per carità rispetto ogni opinione ma... credo che se Borghi forse americano avrebbe vinto l'Oscar a mani basse. In my opinion, ovviamente

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    1. mi riferivo a "tutti gli altri", ma ammetto che era impropriamente scritta male: Borghi mi piace molto, reputo anch'io che fosse nato a NewRoma a quest'ora avrebbe il caminetto di casa pieno di statuette dorate e calve.
      Detto questo qui non credo abbia dato il meglio di sé, IMHO (mio nonno diceva sempre: "le opinioni son come i coglioni: ognuno c'ha i suoi e ti dà fastidio quando te li toccano", e concordo con lui xD)

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  6. Tuo nonno era una persona molto saggia 😀

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