12.1.21

Chi deve leggere i blog?



 In solo due giorni ho trovato, per puro caso, due diversi blog che, anche se in maniera diversa e da prospettive diverse, hanno parlato dello stesso tema, ovvero della "blogosfera" e dei lettori.
Sto parlando dei post di Miki Moz (che non ho mai frequentato ma so essere blogger bravissimo e molto seguito - tra l'altro anche commentatore a volte qui da me -) e di Franco Battaglia (amico di lungo corso, fin dai tempi di Film Tv, almeno 10 anni).
Il primo post aveva un titolo eclatante, del tipo "Mi ritiro dalla blogosfera".
Il secondo, quello di Franco, uno apparentemente più generale, "Blog sharing".
Dico la verità, sono rimasto basito da entrambi i post. Ma non nel senso di aver trovato le cose che Miki e Franco dicono sbagliate, ma proprio letteralmente stupito, quasi sconcertato.

Il post di Miki, all'apparenza così "netto" (mi ritiro dalla blogosfera) poi lo leggi ed è tutt'altro.
Scopro infatti che la blogosfera, nella quale mio malgrado sono da 11 anni, non è - come credevo io - il mondo dei blog, ma l'interazione tra essi.
Ovvero per blogosfera si intende la rete di relazione che unisce i vari blog e blogger. Quello commenta da me, io commento da lui, lui pubblicizza me, io pubblicizzo lui, si fanno cose insieme etc...
Continuando a leggere l'articolo dell'ottimo Miki scopro quindi che il suo è una specie di titolo click bait (non lo dico nel senso negativo del termine, per chi sapeva cosa fosse la blogosfera ad esempio non lo è) perchè in realtà lui il blog lo continua (anzi, meglio di prima, dice) ma si tira semplicemente fuori da questo do ut des tra blogger che, tra l'altro, stava ormai morendo da tempo (per la crisi dei blog e per il fatto che comunque è sempre più difficile star dietro a tutti).
L'articolo mi ha sconcertato intanto perchè dopo 11 anni ho scoperto cos'è la blogosfera e poi perchè ho scoperto pure che ci si può "togliere" da essa, come se prima quel fatto di commentare un blog da parte di un blogger e a sua volta ricevere lo stesso "trattamento" fosse qualcosa di dovuto, una specie di contratto che ora si rescinde.
Ma la cosa che più mi ha sorpreso è un'altra, e qui la unisco al post di Franco Battaglia.
Franco parla invece di quelli che lui chiama "apolidi della blogosfera", ovvero utenti che non hanno un blog ma commentano ovunque, in tutti gli altri blog.
Franco si chiedeva perchè non ne aprissero allora uno, anche se adesso ha cambiato idea, gli sembrano ottimi utenti.
Se leggete i due articoli e tutte le risposte (da Miki sono centinaia, da sempre quello è un blog commentatissimo, complimenti) viene fuori una cosa pazzesca per me, o almeno per quelli che sono i miei pensieri.
Ovvero che i blog esistano per i blogger, che il nostro sia un mondo chiuso dove dobbiamo tutti averne uno, tutti commentarci tra noi stessi e l'utente semplice che capita per caso è quasi un disturbo.
Incredibile.

Dico la mia.
Io da sempre sono stato fuori da queste logiche. Non solo non ho mai commentato altri blog perchè ero io stesso un blogger (ogni volta che dico "sono un blogger" mi viene un conato, ma non so come altro dire) ma ogni volta che ricevevo un commento da uno di loro, semplicemente, ho pensato che in quel caso loro fossero nelle vesti di lettori.
Sì, è vero, mi sono capitati anche quelli che mi hanno chiesto in commento di farsi pubblicità a vicenda, ma da anni non li vedo più.
Dirò di più, io ho sempre rifiutato anche tutti i Premi dati ai blog dagli stessi blogger (mi sembra ci feci un post, "L'unico stronzo del villaggio") perchè li trovavo quasi...imbarazzanti, un farci i pompini a vicenda senza senso. Ogni anno gli stessi premi, uno stesso blog che per 10 anni premi gli stessi 10, un'esaltazione generale per me insensata (sono semmai i lettori a doverti premiare) che magari ha aiutato qualcuno a farsi conoscere ma, per quanto mi riguarda, dava più una brutta sensazione ai lettori che positiva.
Quindi no, io non ho mai fatto parte della blogosfera per capirsi. Semmai ho fatto cose meno "dovute" e più sincere, come la rubrica "Blog ai confini del mondo" dove ho presentato e fatto conoscere blog molto belli (spesso migliori di questo qua) ma pochissimo seguiti. Credo questa sia la strada virtuosa, non i commenti a vicenda o i premi dati in casa dagli stessi abitanti della casa.
Ma la cosa che più mi ha sorpreso da questi due articoli, e la domanda quindi che mi sono posto, riguarda chi deve leggere i blog.
Perchè, davvero, se leggete quei due post sembra che i lettori "puri" vengano o considerati meno importanti dei blogger, o alcune volte osteggiati, specie se anonimi.
Trovo tutto questo pazzesco.
Quando si apre un blog e lo si mette in rete è ovvio che si scrive sperando che qualcuno possa leggere. Certo, ci sono casi in cui si può aprire un blog solo per sè o solo per prova (la mia ex ragazza ad esempio fece così), non mettendolo ancora ufficialmente in rete o comunque aperto per avere soltanto una specie di diario personale privato, ma nel 95% dei casi se lo si apre è sperando di esser letti.
E, per me, chiunque ti legge, chiunque lascia un commento, ti fa un regalo.
E, attenzione, SPECIALMENTE se non è un blogger a sua volta.
I lettori puri sono i più veri, quelli che leggono e commentano senza sicuramente volere niente in cambio. Anonimi, non anonimi, assidui, occasionali, non importa, ogni lettura e ogni commento sono un personale "grazie" che un blogger dovrebbe dire.
Leggendo quei due articoli e tutti i commenti mi sembra di stare in un altro mondo, leggo di blogger che non sopportano gli anonimi, altri che accettano solo gente con l'account google, altri che rimpiangono quando tutti i blogger si facevano finti commenti l'un con l'altro, altri che non capiscono quei lettori che commentano ovunque e via dicendo.
Forse non capisco tutto questo perchè, appunto, io in quella blogosfera di cui parlano non sono mai stato dentro, certe dinamiche le ho sempre odiate, ho sempre pensato che ci sono solo tre categorie in questo mondo del blogging, ovvero chi scrive, chi legge e chi commenta.
E ognuno di noi può essere ogni volta una di queste tre categorie.
Io posso scrivere un post, posso leggerne uno di un altro, posso commentare dove voglio, senza che mi debba sentire il "blogger" che fa visita a un altro o un lettore mal considerato o un commentatore fastidioso.
Come posso rispondere quindi alla domanda del post?
Semplicemente dicendo "chiunque voglia".
Continuiamo, finchè ne abbiamo forza e volontà, a mettere nero su bianco online i nostri pensieri.
Chiunque voglia leggerli è il benvenuto.
Chiunque voglia commentarli, anche a cazzo, è il benvenuto.
Non siamo una casta, ma persone che, semplicemente, scrivono e leggono.
E che non dovrebbero mai costringere nessuno ad essere letti nè sentirsi costretti a doverlo fare da altri.
Siamo solo parole nel vento, all'aria aperta, parole che possono colpire chiunque, che possono accarezzare chiunque, e alle quali chiunque può reagire nel modo in cui crede.
Finchè pensiamo che quel vento debba soffiare solo in casa nostra allora l'unica cosa che alla lunga otterremo è solo una fortissima e raggelante aria viziata.

57 commenti:

  1. Risposte
    1. buffo, ho visto ieri proprio Vivarium, nome che ricorda molto il refuso

      film molto interessante tra l'altro anche se con qualche difetto

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  2. Standing ovation volevo dire 😂😂😂😂

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  3. Ciao Caden Cotard, anch'io sono un blogger senza connotazioni negative, of course"!) come molti passo e leggo, a volte commentano a volte no (dipende essenzialmente dal fatto che se altri commenti sono in linea col mio pensiero non vedo perché duplicare il commento).
    A parte questo, il mio blog non è molto commentato, ma dalle statistiche vedo che bene o male i miei articoli vengono letti, e quindi penso che ci possa essere un valore aggiunto (sempre se l'argomento interessa!).
    Ti seguo da molto, come sai, e commento poco...però ci sono sempre!

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    1. guarda, io non ce la faccio a dire "sono un blogger" perchè non è il mio lavoro, perchè non ci prendo soldi e perchè odio essere connotato così

      io non sono un blogger, io ho un blog, secondo me è tanto diverso

      come quando leggo "influencer"

      cioè, a parte pochissimi che davvero magari lo fanno di mestiere (poi possiamo discutere se sia un mestiere vero e proprio) tanti non sono influencer, semplicemente è gente che dice cose più o meno interessanti e parla di cose più o meno interessanti

      sul fatto delle visite bisognerebbe aprire un capitolo a parte (quasi gemello di questo ma non omozigote) ma riguardo i commenti davvero, sono rimasto sconcertato di essere venuto a scoprire dopo 11 anni, che esisteva questa blogosfera, ovvero un'entità riconosciuta per cui ci si commenta a vicenda. Cioè, il fenomeno lo conoscevo bene ma non immaginavo che blogosfera si riferisse a questo circolo chiuso e mi stupisco che per i "blogger" fosse così importante

      io ho sempre trovato la cosa assurda, per me un commento è un commento, che quella persona abbia un blog o no è la stessa cosa, che sia anonimo o no è la stessa cosa, che commenti sempre o solo una volta è la stessa cosa, che faccia commenti interessanti o no è la stessa cosa (anche io, di conseguenza, darò risposte più elaborate o no)

      non ti preoccupare se non commenti, è già un onore esser letto

      in bocca al lupo ;)

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  4. Mi ritrovo molto in questo tuo post. Come ho scritto anche sotto il post di Franco, ma ben vengano gli anonimi e i senza blog, perché in quel caso ti stanno commentando proprio perché interessati, senza pretendere, appunto, un commento ricambiato. Io pure sono sempre stato un po' lontano da certe dinamiche, scrivo quello che mi pare, mi fa molto piacere se qualcuno legge ciò che scrivo e ancor di più se lo commenta, ma allo stesso tempo sono anche un "commentatore", visto che grazie al mio bel blogroll riesco a tenere d'occhio (tempo permettendo) tutti i post dei blog che mi interessano, e continuerei a leggerli e commentarli anche se non si degnassero minimante di passare per il mio blog.
    Che poi, non ho mai capito: io non gioco a calcio, non so recitare, non so cantare... e per questo non dovrei seguire partite di calcio, film e cantanti vari?! Esempio del cavolo, certo, ma per rendere un po' la mia idea sui "commentatori senza blog".

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    1. quoto tutto tranne il finale ;)

      perchè è vero proprio il contrario molto spesso, sono quelli che commentano quelli che ne sanno di più o più "professionisti" di chi ha scritto l'articolo

      almeno da me quasi in ogni singola recensione secondo me ci sono commenti molto più interessanti o competenti di quello che ho scritto io

      anzi, forse è questo il vero orgoglio de sto blog

      poi quando faccio i raduni lo vedo anche dal vivo, io sono uno de peggiori

      per il resto perfetto Guido

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    2. Forse non mi sono spiegato bene, perché anche su questo la penso come te. Io cercavo (fallendo, a quanto pare 😅) di dire che se uno non ha un blog, non è per niente detto che non ne sappia più dell'autore, proprio come uno che segue il calcio e non lo gioca, magari è altrettanto competente di un allenatore o un calciatore ;)

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    3. @ Guido P.
      Assolutamente!
      Nella Musica, per esempio, gli appassionati competenti ne sanno immensamente di più dei musicisti di professione.

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    4. nio, forse la metafora l'avevo capita ma avevo capito anche che il tuo discorso fosse "tutti hanno il diritto di commentare, anche gli appassionati, non solo i professionisti"

      e io volevo solo dire che gli appassionati a volte ne sanno più dei (non) professionisti che commentano

      e anche te volevi dir questo ho capito ma mancava un pezzo ;)

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  5. Io penso che tutti e dico tutti i commenti (quando non siano offensivi verso terzi) e quando esprimano qualcosa siano i benvenuti, poi che vengano da altri blogger(attenzione uso questo termine come esemplificativo, ho capito benissimo che non ti piace), da lettori non blogger o altri ancora non m'interessa di certo. Non sto mica guardare la carta d'identità del commentatore. Le uniche cose che non accetto sul mio blog sono i troll e gli haters ma quello è un discorso a parte.

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    1. parto dal fondo

      a me piacciono moltissimo anche gli haters e i troll, anzi, sono i miei preferiti ;)

      questa è una cosa di carattere mio eh, in questo caso non mi stgupisco della tua posizione ma della mia

      un pò diverso, come dici all'inizio, il commento offensivo non contro me (ben accetto) ma contro altri

      riguardo il termine blogger non piace affibbiato a me, non in generale, anzi, lo uso sempre anche io, non c'è altro modo ;)

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  6. Ma magari avere lettori che provengono da altri mondi! Sono il primo a dirlo.. e non per precisare, ma il mio post è proprio una revisione pubblica di un retro pensiero viziato di qualche tempo fa.. il commento è sempre più spesso l'anima viva del post, come disporre di un editor che ci mette anche le righe di pennarello rosso, ma arricchendoci. E il "non" blogger diventa quindi patrimonio della blogosfera, che altrimenti si richiuderebbe in circoli viziosi e viziati.. sugli anonimi no, mi tengo sulle mie, ma anche perché nove su dieci diventano elementi di disturbo e noia. Un abbraccio!

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    1. sì sì, infatti lo scrivo anche nel mio post che hai cambiato idea

      ma le due cose per me "sconvolgenti" che ho scoperto con i vostri due post sono una, in quello di Miki, cosa sia la blogosfera, ovvero che fosse addirittura codificato e avesse un nome questo mondo di aiuto reciproco e commento reciproco (io pensavo che la blogosfera fosse solo il mondo dei blog, che so, come la letteratura è quello dei libri)

      io ti dico che ricordo commenti di anonimi talmente belli che ancora mi emoziono. E l'anonimo iniziale, se lo "curi", diveterà poi sempre un nome


      ma io son contento anche dei commenti anonimi banali, sì, qui siamo diversi ;)

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    2. ah, mi ero perso

      dicevo che con Miki ho scoperto quella cosa, con te che possono (o potevano) dar fastidio i commenti dei commentatori seriali o degli anonimi ;)

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  7. Ciao Caden e grazie per le belle parole che hai speso per me.
    Dunque, sostanzialmente apri diverse porte, con questo tuo post... potremmo discuterne ore e ore.
    Ti dico che io nasco come te, prima della blogosfera nel senso che hai espresso bene qui, scrivevo per... amici di forum ma subitissimo anche per amici fisici.
    Non c'era scambio, c'era solo interazione.
    Poi, a fine 2012, scoprii la blogosfera.
    Ma ti assicuro che era ben diversa da come appare oggi; io stesso alimentavo la rete (per quanto ho la tua stessa opinione dei tag...) proprio con le "MozInterviste" ad altri blogger, una al mese.
    Poi le cose sono, PER ME, precipitate... mostrandomi il lato vuoto, meccanico e de-umanizzato delle cose.
    Insomma, dopo qualche anno di vero e sincero scambio-divertimento, tutto si è mostrato abbastanza sterile... Ci sono rimasto male, da qui (dopo comunque due o tre anni che ponderavo tutto) il mio post di due giorni fa a cui fai riferimento.
    Dunque? Torno alle origini, scrivo per me, perché sì... mi sono chiesto PER CHI SCRIVO, o come meglio hai titolato tu CHI DEVE LEGGERE IL MIO BLOG?
    E no, ovviamente non sono altri blogger, o meglio: potrebbero esserlo, ma se effettivamente interessati all'argomento proposto e non allo scambio implicito che ne deriverebbe (anche solo formale, di cortesia, di "presenza").
    Ecco... io non sono d'accordo con Franco, cioè, oggi Franco è d'accordo con me ma io mi sono SEMPRE rivolto ai lettori che NON hanno un blog, perché tratto cose molto tecniche, solo a volte generiche, e so che non interessano la mia cerchia nella blogosfera...

    Moz-

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    1. ma quello che ho scoperto con il tuo post, e che mi ha davvero stupito, è cosa sia realmente la blogosfera, è questo che mi ha fatto cadere le braccia

      solo che ci sia un nome per un circolo vizioso che sembra quasi un contratto mi sembra terribile, mi hai fatto scoprire un mondo. E il fatto di quanto questa cosa sia radicata lo dimostra m proprio il tuo post, altrimenti non avresti mai fatto il titolone "addio, esco dalla blogosfera"

      ecco, mi fa paura proprio che uno potesse essere dentro sta cosa ;)

      tutta la seconda parte la firmo col sangue ;)

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    2. Diciamo che è una cosa normale: la blogosfera si autoalimenta.
      Fa parte della regola non scritta.
      Nascono amicizie, i rapporti sono sinceri, ma poi può succedere quel che dici...

      Moz-

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    3. Se tante persone prendono l'auto per uscire dalla città e affrontare un lungo viaggio, nove su dieci finiscono in autostrada.. l'esempio è forse debole ma vuole essere universale: ovvio che se scrivo su facebook, mi leggeranno lettori facebook, se scrivo e leggo blog, i cui richiami sono blog e nient'altro che blog.. quella si chiamerà blogosfera (per comodità) ed il blogroll che vedo sulla mia destra (oltretutto intitolato "gente da leggere") mi riporterà dritto dritto in quel mondo dove gravitiamo.
      Poi chiamarla o blogosfera o.. guendalina.. cambia davvero poco... ;)
      A proposito di mondi paralleli..devo fare un salto su FilmTv..

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    4. no, ma non ci siamo capiti

      ovvio che io conoscessi il termine blogosfera ma io pensavo che, appunto, significasse il mondo dei blog

      invece con Miki ho scoperto che per blogosfera si intende il sistema chiuso dei blog e dei blogger. Invece che termine generale acquista così per me termine negativo

      altrimenti quel titolo di Miki (addio, esco dalla blogosfera) doveva significare che chiudesse il blog, invece vuol dire solo che esce dalle logiche di reciproco scambio chiuso tra blogger

      insomma, come fosse un'autostrada solo per alcuni veicoli

      anche io i primi anni commentavo tantissimi blog ed ero commentato quasi solo da blogger ma mi sembrava "naturale", non mi stavo accorgendo che ce la stavamo suonando e cantando da soli

      per questo non sono mai entrato in certe dinamiche, proprio perchè ho sempre visto un mio commento o un commento ricevuto come qualcosa di voluto e naturale, non dovuto o "tattico"

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    5. Diciamo che quella è una delle tante realtà della blogosfera.
      Nella mia porzione di blogosfera, a mio avviso, si era arrivati a essere meccanizzati.
      Io stesso mi sono chiesto a chi mi rivolgevo, e non sono i blogger del circolo, visto che GIUSTAMENTE otto volte su dieci, nei miei post molto di nicchia, non hanno da dire (e alcuni, per fortuna pochi, devono dire per forza qualcosa facendo danni...)

      Moz-

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    6. no ma andando a leggere su wikipedia avevi ragione te, la blosgosfera è l'insieme dei blog e delle interazioni tra essi

      insomma, per capirsi, un lettore non può dire "sono un frequentatore o un "abitante" della blogosfera", sembra che questa sia solo dei blogger, come dicevi te

      ed è questo che mi aveva stupito del tuo post, sia il conoscere il vero significato della cosa sia quel tuo dire "ne esco" come fosse una specie di contratto starci dentro

      per il resto d'accordissimo ;)

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  8. Caro Giuseppe, per certi versi, in passato, abbiamo già toccato degli argomenti simili a questo (il mondo dei blog e dintorni…).
    Il discorso è, a mio parere, molto semplice.
    Il blog, per struttura e definizione, è uno degli strumenti informatici più individualisti che siano stati creati ossia mette il creatore dei contenuti al centro di tutto quanto tendendo a non rendere completamente partecipativi gli utenti del blog stesso.
    Chi apre un blog, per certi versi, si esilia volontariamente; di fondo permane la voglia di essere letti ma, concretamente, si vuole scrivere per sé stessi, come fosse un diario scritto e poggiato su un tavolo dove ognuno è libero di dare una sbirciatina quando può o desidera.
    Per quanto il blogger (o l’autore dei contenuti) possa rispondere ai commenti, il tutto è estremamente rigido e guidato dalla volontà intrinseca dell’autore e i lettori possono solamente adeguarsi (si pubblica un articolo su un determinato argomento e si può rispondere solo nel merito).
    Questo tipo di rapporti è, ovviamente, di 1 a N dove quest’ultimi finiscono per diventare una “ricchezza” che lo stesso blogger non può sfruttare o, addirittura, percepire.
    Molti commentatori non hanno un blog? Certo, cosa c’è di strano?
    Gestire una qualsiasi piattaforma informatica (sito, forum, blog, social, canale, etc.) implica un lavoro vero e proprio, un impegno costante che non può conoscere pause troppo lunghe e non tutti hanno la voglia o il piacere di dedicare il proprio tempo libero a queste attività.
    Scrivere e pubblicare un articolo su un blog/sito/forum è la cosa più semplice ma esso è solo la punta dell’iceberg di un lavoro molto più attento e nascosto….
    Il rapporto tra blogger?
    Nulla di così sorprendente, la stessa cosa esiste da tempo nell’universo di YouTube (youtuber che s’intervistano tra loro, video fatti in collaborazione, live in gruppo, etc.), tutto sommato lo ritengo un fenomeno abbastanza normale ed accettabile in nome della reciproca pubblicità dei propri canali (molti li ho conosciuti proprio attraverso collaborazioni con autori che già guardavo da tempo).
    Non c’è alcuna casta, figuriamoci, ma non commettere l’errore di considerare le parole di qualsiasi blogger come aria che viene trascinata dal vento perché sbaglieresti.
    Un bravo autore forma (non influenza ma forma, che è diverso) in modo lento ma costante e più è competente e più la sua forza di plasmare ed arricchire i gusti non raffinati dei lettori determina la crescita della cultura di ogni suo lettore.
    Questo dovrebbe, a mio parere, essere il vero scopo di chi crea contenuti: scrivo affinché tu conosca.

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    1. vedo che il commento è lungo, quindi leggo e rispondo a pezzi, scusa se sarò schematico e magari non farò un discorso armonioso

      1 mi ricordo la nostra discussione :)

      2 perfettamente d'accordo Rael. Anzi, io vado anche oltre, ho sempre detto che i veri blog sono quelli che rispecchiano esattamente chi li scrive. L'autore E' il blog, il blog è l'autore, questa per me è sempre stata la differenza con un sito, proprio questo individualismo che nel blog deve essere presente.
      Riguardo i commenti sono abbastanza d'accordo ma non troppo. Nel senso che qua e penso anche in quasi tutti gli altri blog, molte volte si sono formate delle discussioni bellissime tra utenti, discussioni alle quali io nemmeno ho partecipato, solo letto. Scomodo, vero, ma direi che in area commenti il blogger non per forza il dominus della situazione, o almeno io no

      3 riguardo su chi può commentare,, ovviamente, siamo d'accordo, anzi, come detto il lettore puro per certi versi fa più piacere

      4 l'esempio di youtube è molto pertinente. E non condanno la cosa in sè, se "unita" anche adll'importanza data all'utente o al lettore. Invece nella blogosfera (di cui ora scopro ul significato) io sto ambiente chiuso lo vedevo, alcuni blog avevano solo i commenti di altri blogger, forse per un sistema chiuso che un lettore percepiva

      5 no, attenzione. Non ho parlato di parole AL vento ma parole NEL vento, che è molto diverso. Le prime sembrano suggerire la poca importanza di quello che si scrive, io volevo semplicemente dire che una volta che scriviamo qualcosa su un blog pubblico siamo nel vento, nell'etere, e possiamo raggiungere chiunque e colpire quel chiunque in modo diverso. E qualsiasi reazione gli causiamo (commento) dobbiamo prendercela tutta e, secondo me, esserne contenti

      5 d'accordissimo sul discorso dei bravi autori

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    2. 2) Più che scomodo direi che è l'inusabilità fattasi arte! :)
      In sostanza, all'interno di un qualsiasi articolo (per esempio la recensione di un qualunque film), io mi metto a parlare di un altro film, ne scaturisce una interessante discussione tra lettori (con la partecipazione o meno dell'autore del blog) ma se, a distanza di tempo, qualcuno vuole intervenire per dire la sua su quel particolare film beh, se l'autore, nel frattempo, non ha provveduto a recensirlo, sarà davvero dura trovare l'articolo dove poter inserire il proprio commento.

      3) E' sempre così.
      4) Chissà perché i blog sono passati di moda...

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    3. Non sono d'accordo sul fatto che "chi apre un blog si esilia", chi scrive su word si esilia (lasciamo stare poi l'auspicio che tanti bloggers dovrebbero farlo davvero). Chi apre un blog vuole essere attenzionato, letto, vivisezionato anche; per partecipare, per crescere, imparare, imparare a discutere e confrontarsi anche, perché il contraddittorio è una roba rara.. per questo scattano molti nervi tra diversi bloggers, specie quelli che dovrebbero auto esiliarsi su word. ;)

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    4. il punto 2 è proprio quello di cui discutemmo a lungo, inutile dire altro, i blog son così, c'è poco da fare ;)

      4 ma io son contento eh, fare parte di uan cosa che resiste e malgrado il mondo vada avanti resta così mi dà solo orgoglio

      se fosse un lavoro magari mi adeguerei, per non perdere lavoro e soldi

      ma non lo è, quindi continuerò finchè ne avrò voglia a stare nel mondo dei blog anche se la gente si allontana, resteranno quelli che veramente ci tengono semmai

      concordo assolutamente con Franco ma Rael ne fa più un discorso di funzionalità e comodità (lui ama i forum, i thread, ste cose)

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    5. @Franco Battaglia e @Giuseppe:

      Mi spiace ma il mio discorso rischia seriamente di apparire come un disco incantato ma non posso negare l'evidenza.

      Quando parlo di "esilio" non intendo un atto volontario, ragionato, (pre)meditato da parte dell'autore, semplicemente mi riferisco al fatto che la scelta di una piattaforma informatica come i blog costituisce un OSTACOLO alla "funzionalità e comodità" (cito Giuseppe) da parte degli utenti (ossia dei lettori).

      Il contradditorio è una cosa straordinaria così come la condivisione e la partecipazione attiva ma esse devono realizzarsi utilizzando degli strumenti che favoriscono la comunicazione.
      In un forum, per esempio, la comunicazione è 1 a N in entrambi i sensi, concretamente paritetica: l'autore (moderatore) crea, più o meno costantemente, i vari thread di discussione ma gli iscritti possono, a loro volta, commentare quest'ultimi oppure scriverne di nuovi e differenti.

      Nel blog il rapporto autore-utente è differente così come lo è il rapporto temporale tra questi due soggetti: nel blog il Tempo regna sovrano, nei Forum, per esempio, questa variabile è estremamente volatile (un thread che sta in cinquantesima pagina, con un solo post ritorna immediatamente in prima pagina) e ciò ha una importanza fondamentale: l'oblio non esiste.

      Ad ogni modo è inutile parlare sempre di questo argomento, se si vuole alcuni stratagemmi possono essere adottati per ovviare alle lacune intrinseche dei blog, altrimenti che tutto rimanga così com'è, contento Giuseppe contenti tutti.

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    6. Rael, sai che proprio per quel che dici, ho cercato -invano, per ora- di trovare il modo di "forumizzare" il mio blog?
      Alla fine sono riuscito un po' a magazineizzarlo, sitizzarlo... ma se ci fosse quella opzione sarebbe fighissimo.

      Moz-

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    7. @MikiMoz:
      Prova ad usare Nabble.

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    8. Umh, di che si tratta? È applicabile alla piattaforma Blogger/Blogspot?

      Moz-

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    9. Se cerco su Google mi dice che offre un’interfaccia simile a quella di un forum, libre Office ecc...ma penso te la sarai cercata pure te!
      Moz la tua domanda è pertinente.
      Da ignorante come sono mi viene da chiederti se tra i tuoi programmi futuri ci sia anche quello di trasformare il blog in un forum?
      Sempre nella mia ignoranza ricordo che tanti blogger son partiti dai forum.
      E continuando nella mia ignoranza mi viene da pensare che trasformare un blog in forum a me par più di tornare indietro che andare avanti.

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    10. Ciao Rael come stai?
      Il tuo bel commento mi sa un po’ di dejavu!
      Alla fine mi pare molto chiara la tua opinione e cioè che i blog e blogger come forma di comunicazione sono obsoleti.
      Ricordo pure la tua disamina sul salvare i contenuti e mi sembra che sempre a Moz consigliavi di provare altre piattaforme.
      C’è ne era una che cominciava per la I ma non ricordo adesso , mentre son sicuro che come alternativa suggerivi WordPress.
      La domanda più logica che mi viene da farti:
      Avevi un blog è la tenuto sei mesi poi l’hai chiuso.
      Ti vedo commentare solo qua , hai qualche altro blog su altre piattaforme ?
      Attenzione non ti sto rimproverando di niente.
      Ma quello che ne esce sia da te che da Giuseppe e che non avete mai vissuto pienamente la blogsfera che non è solo dinamica negativa.
      Che ( Giuseppe) tu ti sia soffermato solo su un aspetto del blogging, condivisibile al cento per cento da il sottoscritto , ma che affronti una sola parte della cosa.
      C’è una cosa che mi viene da dire , voi parlate te e Rael in maniera non propositiva della comunicazione tra blogger e lettori perché siete i primi a pensare che il blog sia morto .
      O il fare blogging.
      Evidentemente gli altri la pensano in maniera diversa.
      Qua c’è da capire o avete tutti torto o avete tutti ragione.
      O semplicemente ognuno vuole vedere ciò che più gli fa comodo.
      Forse son stato poco chiaro.


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    11. Scusa ma l'opzione Ultimi commenti non rappresenta un po' il thread cui fa riferimento Rael70? Se mi commentano un post anche di 5 mesi fa chiunque lo può vedere. E tornarci.

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    12. Da quello che ho capito io se tu fai un post intitolato Max e poi dentro quel post ti parlano di Ciku e non di me, dopo tre anni se tu non hai fatto un post dove parli esclusivamente di Ciku nessuno può tornarci sull’argomento aperto nel post Max.
      Non credo c’entri la cronologia dei post visibile sul banner dei commenti.
      Cosa Franco che non hanno manco tanti blog che frequento.
      Che a mio avviso sarebbe ben utile.
      Sennò credici te a quello che ti scrive ho ricevuto cento commenti su un post di due anni fa e però non ha una cronologia dei commenti come c’è l’hai te sul blog.
      Della serie uno può dire quel cazzo che vuole tanto per far credere quel che vuole

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    13. Perché non metti un link a Ciku che riporti al post Max...non so se son stato chiaro

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    14. Risposta cumulativa-kun! :D
      Quello che dice Franco si può fare, ma gli accessi sono perlopiù da telefono, e l'interfaccia mobile-friendly non ha tutti questi gadget da mostrare...
      Inoltre la questione è: a voi, lettori, interesserebbe vedere come evolvono le discussioni in post vecchi?
      Perché qua ci risiamo: tante volte si lascia un commento pertinentissimo ma giusto per dire "sono passato" e ci si dimentica .io per primo!- del dibattito in corso.
      Ecco perché dico sempre NON MI RIVOLGO AD ALTRI BLOGGER, ma a lettori appassionati: se questi a loro volta sono blogger, ben venga, ma potrebbero essere pure avvocati, muratori, dentisti o segretari d'azienda!^^
      Quanto ai forum: no, ovviamente non diventerò un forum perché il blogging è la forma migliore.
      Al massimo potrebbe diventare un sito, ma preferisco il blog che è più personale, dopotutto Max l'ha notato e capito prima di tutti: il mio blog (e non è stato ponderato, se volete ne parliamo) è sempre più un magazine specifico.
      Ma forum no: solo che certe opzioni da forum sarebbero comode per avvolgere ancora di più^^

      Moz-

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    15. Oh cavolo, dovrò necessariamente dare una risposta multipla, non immaginavo tutto questo interesse.
      @MikiMoz:
      Nabble è una delle rare piattaforme che permettono a chiunque di creare un forum gratis e di incapsularlo (embedded) all’interno del proprio sito o blog. Non l’ho mai usato dato che ho sempre usato piattaforme più professionali ma credo che possa essere inserito all’interno di un qualunque pagina di Blogger.
      Provalo dato che non costa nulla!
      @ Max (08:47-09:00):
      Non credo affatto che MikiMoz abbia pensato all’infelice e assurda idea di trasformare il suo blog in un forum (informaticamente non avrebbe alcun senso) bensì di inserire un forum all’interno del suo blog per avere un più chiaro e frequente contatto con i suoi lettori.
      Ciao Max, io sto bene grazie e tu?
      Sostanzialmente il mio pensiero rimane immutato: un sito è la migliore scelta per la creazione, conservazione e consultazione dei contenuti, se poi gli si affianca un forum per la comunicazione con gli utenti del tipo molti a molti allora arriviamo alle condizioni ideali. Se poi si vuole, all’interno di un sito, una parte per un blog si trova sempre e comunque…
      Ho creato e gestito alcuni siti settoriali in passato ma il mio mondo professionale non è basato affatto su Internet ma su amministrazione di rete, di database e quant’altro.
      Qualche anno fa avevo in mente di creare qualcosa di estremamente facile e poco dispendioso per pubblicare le mie opinioni su molto di quel materiale cinematografico che ho visto nella mia vita ma quando, dopo qualche mese, ho capito le immense limitazioni di piattaforme come Blogger (che non avevo mai usato in precedenza) mi è passato l’entusiasmo e ho cancellato tutto. Subito dopo decisi di farmi un sito per i fatti miei e così feci (2019) ma dopo un solo anno, non avendo il tempo materiale per scrivere contenuti con costanza, decidi di chiudere e amen. Preferisco vedere film e leggere gli altri 😊.
      Per quanto riguarda il mondo dei blogger, dal punto di vista informatico, lo ritengo una castrazione bella e buona 😊 ma, come ho già scritto, le cose devono andare bene a Giuseppe, non certo a me.

      @Franco Battaglia:
      il plugin “ultimi commenti” non è visibile in ambito mobile e, ad ogni modo, su un Forum le dinamiche funzionano completamente in modo differente: non si può paragonare la relazione 1 a N con N a N 😊😊😊.

      @Max (09:23):
      Hai compreso perfettamente!

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    16. con Rael abbiamo parlato molto de sta cosa

      i suoi discorsi sono molto giusti, competenti e interessanti

      è solo che io trovo perfetto, per la mia dimensione, per i miei (non) obiettivi e per la mia gestione, il format del blog, mi piace moltissimo

      anzi, lo difendo contro tutti, se avessi voluto avere un sito o un forum avrei aperto un sito o un forum :)

      solo una cosa trovo veramente migliorabile nei blog, ovvero le funzionalità dell'area commenti

      non si possono mettere immagini, link, emoticon facilmente, è tutto solo testo, orribile

      su altervista per esempio mi pare che sta cosa sia un pò meglio
      ma evidentemente Blogger non ha mai voluto investirci

      per il resto va benissimo così, non sono una persona organizzata e che ama regole e scompartimenti, a me piace così, ognuno dice quello che vuole in qualsiasi post, è come una piazza in cui si mescolano voci anche confuse

      un abbraccio a tutti

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    17. Grazie mille Rael!
      E... sì, Caden: Anche io vorrei migliore funzionalità nei commenti... Basterebbe tipo un tag!

      Moz-

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  9. secondo me la cosa più giusta, anche le altre, ma questa di più è quando dici "io ho un blog", anche io dico ho un blog, mai sono un blogger, è una divisa che non mi piace.
    allora farei una classificazione fra i commentatori,
    a - i blogger, che commentano cone blogger ("tutto chiacchiere e distintivo"), quelli delle marchette
    b - i commentatori senza blog
    c - i commentatori che hanno un blog, ma non vogliono insegnare niente a nessuno

    b e c si fondono e sono quelli che vogliono, lo dico in spagnolo, che è meglio, "compartir", che è la cosa migliore dei blog.

    scusa se ho usato tante parole, ma dovrebbe essere chiaro

    ad maiora!

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    1. confermo, io ho un blog e io sono un blogger sono due cose completamente diverse per me, ci tengo

      perfetto anche tutto il resto

      è vero ismaele, in 11 anni il tuo commento più lungo!

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  10. La mia "casa" è aperta a tutti, basta comportarsi bene, io comunque commento altri blog ma non per un do ut des, semplicemente perché mi interessa leggerlo quel suddetto post, e quando quest'ultimo non mi interessa passo avanti, oppure anche se leggo non è detto che devo commentare.

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    1. tu qui hai sempre commentato e non mi hai mai detto di "vienimi a leggere", hai le prove di quello che dici

      sulla questione del comportarsi bene lì sta a come siamo noi di carattere, a me i violenti e i maleducati non fanno paura ma solo o pena o divertimento

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  11. si condivido quello che dici, chi vuole leggere legga, anche io trovo assurdo commentare in tutti i blog, spesso quando intervengo lo faccio perché c'è un articolo o una recensione che mi interessa, o perché sono affezionata a quel blog/blogger e allora commento anche perché lo conosco e mi piace come scrive

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  12. Ma avevi otto blogs ?
    https://fumettidicartarchivio.blogspot.com/2021/01/oggi-anchio-parlo-di-blog.html?m=1

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    1. ne ho solo uno e fatico come un cane a mantenerlo vivo ;)

      gli altri 7 che uno trova erano 7 spazi di gestione del fantacalcio, anni e anni fa, e uno dove provai a parlare di calcio in generale, sempre tantissimi anni fa

      insomma, ne ho uno e a malapena :)

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    2. Si ho letto la tua risposta da Orlando.
      In effetti si poteva equivocare , pure Miki pensava ne avessi otto😂
      Io non l’avevo capito subito, non avevo collegato sta cosa del tuo profilo , pensavo ti avesse confuso con Rael quando diceva dei suoi blog in uno dei suoi commenti...🤣ma arrivare a otto..Madonna!!
      Ma che è sto fantacalcio?
      So che ci stavano anche i tuoi fratelli su sta cosa..forse qualche volta ne avevi parlato qua nel blog mah..?
      -:)

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    3. No, non pensavo ne avesse otto, mi chiedevo se era vero quel che c'era scritto altrove ��

      Moz-

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    4. niente, è un gioco che facciamo da 20 anni abbinato al calcio, alla serie A

      di quei 7 altri blog 4 sono solo una pagina ferma, uno non ha nemmeno un post, uno ne ha una decina e solo uno, il calcio nella flebo, era un timido tentativo di aprire un blog sportivo

      insomma, 6 sono inesistenti, semplici pagine per mettere risultati, e uno era un tentativo di altro blog di 7-8 anni fa ;)

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  13. È interessante questo tuo post mette in chiaro alcune dinamiche che avvengono realmente in questo mondo virtuale e/o "blogosferico"

    Ricordo alcuni tuoi post che mi colpirono molto,tra questi vi era uno che parlava della tua autenticità e di un altro in cui descrivevi le dieci cose di te...che confermano esattamente questa tua visione

    Sfatiamo un po questo senso di "potere" che mi viene attribuito nel saper fare collegamenti...i "collegamenti" scaturiscono dal dono stesso che abbiamo quando siamo "autentici"!

    E tu Giuseppe lo sei ,sei quel te stesso che emerge con la sua autenticità ...riconoscendosi prima di farsi riconoscere..

    È importantissimo per me fare questa premessa che conferma la validità e soprattutto l'autenticità di Chi scrive e conseguentemente ne trasferisce il dono di rispetto anche ,se vogliamo , verso Chi legg,CHIUNQUE legge senza ghettizzazione e preferenzialismi con nick anonimi,senza nick,identità ambigue e identità vere ognuno è "responsabile" in fin dei conti di quel che scrive nel bene e nel male .In quanto al blogger qui onestamente non ho mai visto il blogger,ma la Persona ...Te!!

    Cito una piccola parte di questa tua "verità".

    "Se io adesso mi prendessi 500 ore per rileggere tante mie recensioni molto probabilmente nemmeno mi accorgerei dei film di cui parlavo ma riconoscerei me stesso in quello che scrivevo.
    Riconoscerei la mia serenità quando ce n'era pure troppa o tutte le volte che è tornata.
    Riconoscerei tutte le volte che mi volevo divertire come un pazzo e fare divertire chi mi leggeva.
    Riconoscerei tutte le mie speranze andate in fumo.
    Riconoscerei i miei fallimenti e i periodi in cui, invece, mi sentivo realizzato.
    Riconoscerei tutti i miei amori, quelli lunghi di una vita, quelli corti e devastanti, quelli non vissuti, quelli aspettati, quelli che mi hanno portato su e quelli che mi hanno affossato.
    Riconoscerei il mio anno di vera Depressione e tutti gli altri mesi di (non)depressioni in senso lato, il più delle volte ipocrite e autoinflitte.
    Riconoscerei il mio esser diventato padre e il cominciare a vedere i film in tutta un'altra ottica, quella che solo i padri possono capire.
    Riconoscerei ogni mese della mia vita da giugno 2009 a giugno 2019........."

    Abbiamo dato già una grande risposta al titolo del post e all'interrogativo di Chi legge il blog?


    Non appena posso tornerò al seguito del mio commento e intanto ringrazio ,ciao

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    Risposte
    1. ti ringrazio davvero tanto...

      Sui blog l'ho scritto tante volte (troppe), se non rappresentano indiscutbilmente (nel senso di riconoscibilità) chi li scrive secondo me non sono "veri" blog

      sulla mia autenticità invece per la prima volta, un anno fa, ho avuto modo di dubitare

      purtroppo un anno fa è venuta fuori una parte di me che non avevo mai tirato fuori in 42 anni, una parte che sono sicuro NON mi appartiene (è successo in un solo periodo e non succederà mai più)ma che evidentemente ho tirato fuori per non so quali ragioni (anzi, le so, una specie di orgoglio personale e paura di quello che stava accadendo, in ogni caso qualcosa di profondamente egoistico)

      quindi posso dire che nella mia vita non sono stato sempre autentico, e ci ha rimesso la persona che più non doveva rimetterci, splendida

      purtroppo in questa specie di "recita del brutto" che è stata evidentemente mi ci sono calato talmente tanto da sembrare autentico

      ma io so chi sono e credo di averlo sempre saputo e dimostrato

      sempre tranne pochi mesi, maledetto orgoglio

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    2. - quindi posso dire che nella mia vita non sono stato sempre autentico, e ci ha rimesso la persona che più non doveva rimetterci, splendida."


      Spero che questa persona ti legga ,perché se solo questa occasione ti si è presentata senza nessun preavviso,attraverso le tue stesse righe ,quelle in cui ti sapevi tanto riconoscere ,e poi perso ...beh adesso ti sei ricongiunto,a te stesso ,alla tua autenticità e anche a lei che saprà perdonare.


      Pensavo di proseguire nel commento ...ma è come se mi trovassi su un altro canale adesso,perdonatemi

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    3. non credo ci sia bisogno che mi legge, perchè sa tutto, ho provato a dirle tutto

      ma quando passi per un dolore tanto grande che, inevitabilmente, ti allontana e ti fa anche analizzare le cose in base a quel dolore, c'è poco da parlare, c'è da rispettare le scelte, continuare a dimostrare chi sei tutte le poche volte che potrai farlo e augurare tutto il meglio

      anche perchè amare è una cosa buffa, sembra superiore al voler bene. E magari è vero eh. Ma la cosa buffa che dicevo è che quando arrivi ad amare in un modo gigantesco poi lassù in cima trovi proprio il voler bene, quello vero, quello non egoistico o leggero

      insomma, l'amore ha il voler bene sia sotto di sè che sulla sua sommità

      ah, sto dando per scontato che sei L. , de solito solo te me citi, ahah

      comunque chiusa qua dai, grazie ancora

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  14. 97 minuti di applausi!!!!
    ....ed è per questo che da 9 anni a questa parte sei l'unico blog che continuo a seguire (anche se purtroppo i film che vedo son sempre meno)

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao