3.1.21

Recensione: "Soul"

 

Visto a Natale ma per più di una settimana l'ho tenuto nel cuore, senza riuscire a scriverne.
Ma stanotte, forse per rifarmi di Boldi e De Sica, ho sentito il bisogno di parlare di cose belle.
E Soul è una cosa bellissima.

E così la Pixar ha fatto nuovamente centro...
Parlando dei suoi film ho spesso esaltato la loro grande anima.
E proprio di anima alla fine sono arrivati invece loro a parlare, era inevitabile.
Soul è la summa di alcuni dei più grandi capolavori di questa magnifica casa di produzione, probabilmente il loro progetto più ambizioso, per certi versi direi quasi "definitivo" riguardo alcune tematiche che la Pixar ha sempre battuto, come la morte, le piccole cose, le emozioni, i rapporti tra le persone.
Ed ecco così che questo magnifico Soul, film che negli ultimi 15 minuti mi ha commosso da morire, diventa una straordinaria unione tra gli insegnamenti di Up (la meraviglia delle piccole gioie quotidiane, la felicità che si può trovare nel poco), il mondo dell'Aldilà di Coco, alcune trovate di Rataotuille (Joe che diventa gatto e istruisce 22 ci porta a mezz'ora quasi identica all'indimenticabile film del topolino, per non parlare di 22 che assaggia la pizza e trasalisce come Ego quando assaggiò la ratatouille) e, forse soprattutto, la struttura di Inside Out con l'unica differenza che qua l'architettura della mente è sostituita da quella dell'anima (ma per il resto L'Ante-Mondo è quasi identico all'Universo che c'era dentro la testa della bimba di Inside Out, con le sue "isole", con i suoi personaggi, con i suoi giochi grafici e quelli tra le dimensioni).



Ecco, se proprio vogliamo trovare un difetto a questo magnifico cartone potrebbe essere in questo lieve sentore di "già visto" che la stessa Pixar ci aveva proposto.
Ma, lo ripeto, io la vedo più come una summa, un punto definitivo a 10-15 anni di progetti.

Joe è un uomo di mezz'età abbastanza triste perchè la sua più grande passione e talento, la musica, non l'ha portato a raggiungere i sogni di bambino.
Un giorno riceve finalmente una notizia bellissima, quel sogno potrà forse realizzarsi.
Ma Joe, travolto dalla felicità, muore per sbadataggine.
Si rifiuterà di andare nell'Aldilà e, quasi per caso, si ritroverà in quello che potremmo definire l'Aldiqua, ovvero il mondo che "viviamo" prima ancora di nascere.
Farà amicizia con un'anima che da millenni (se è il numero 22 vuol dire che è stata l'anima numero 22 dell'intera storia dell'Uomo) si rifiuta di andare sulla Terra per vivere una vera vita.
Entrambi scopriranno piano piano la meraviglia dell'esser vivi.

Parla di tutto Soul, dell'anima, del talento, dei sogni, del destino, del successo, della malinconia, della depressione, della felicità, delle passioni, del misticismo, dell'amore.
Lo fa in un modo "adulto" o, più che adulto, direi complesso, come se la sceneggiatura fosse stata scritta da veri studiosi delle varie materie.
C'è spesso la sensazione che in questo film si siano tramutate in disegno delle teorie molto complesse e delicate, sempre con quella grazia e profondità che spesso la Pixar ci regala.
Il personaggio di Joe è di grande empatia, anche perchè rappresenta sicuramente il paradigma di milioni di noi, magari declinati in maniera diversa ma così simili a lui nel profondo, esseri umani incapaci di essere mai pienamente felici sia perchè ci sentiamo addosso talenti o passioni spesso recise, sia perchè molto spesso perdiamo il senso della bellezza delle piccole cose.
Ma è indubbio che il personaggio più bello, direi quasi struggente e "tragico" del film, è 22, questa piccola e insopportabilmente adorabile anima che, ancora più di Joe, rappresenta forse la condizione dell'essere umano, ovvero quella sensazione che la vita "non vale la pena", che c'è troppa sofferenza, che ci sono troppe difficoltà, che quasi quasi era meglio non esistere se dobbiamo star male.
Ed è qui il colpo di genio del film, in un concetto stupendo come quello della ri-nascita.
Nascere, rinascere, alla fine il secondo verbo ha quel significato di riuscire ogni volta a nascere di nuovo, come se le meraviglie di un tempo che adesso non ci appaiono più tali possano invece essere riscoperte.



Per farlo bisogna tornare bambini, far finta di scoprirle per la prima volta o, in questo gioco con le parole che secondo me è la base del film, ri-scoprirle.
22 nasce per la prima volta, Joe nel frattempo rinasce, poi torneranno indietro e vorranno entrambi rinascere di nuovo, in questo, volendo eterno, gioco del poter riscoprire la bellezza della vita ogni volta.
In tutto questo Soul metterà anche divertimento (il personaggio del contabile è stronzo ma spassosissimo), giochi grafici geniali, momenti di grandissima malinconia (Joe che entra nel museo della propria vita), concetti coraggiosi (il successo non è la felicità) fino ad arrivare a parlare di tematiche pesantissime con quelle Anime Perdute, nere, tristi, gobbe, terrorizzate e pronte a sgretolarsi, figure che arrivano a dare allo spettatore una stretta al cuore terribile (o almeno a me).
Molto bello anche se secondo me un pochino forzato (serve alla sceneggiatura) quel "mondo di mezzo" dove gli uomini si ritrovano quando entrano o in Stato di Grazia o in meditazione.
Buffo poi come ci siano due riferimenti molto saramaghiani con "Tutti i nomi" (l'archivio dei morti) e quel contabile che deve andare ad uccidere Joe perchè per errore è scampato alla Morte (l'assunto del bellissimo "Le intermittenze della Morte").
Nel finale lo spettatore sarà messo a dura prova, prima con Joe che suona ispirato dagli inutili eppure così significativi oggetti che 22 aveva raccolto nel suo breve assaggio di vita, poi nel vedere 22 essere diventata lei stessa un'anima perduta, distrutta per non poter vivere quella vita che aveva capito amare così tanto, poi quando si capirà cosa era quella "scintilla", quel pezzo mancante per poter cominciare a vivere.
Dico la verità, in questo magnifico finale, costruito alla perfezione, io avrei lasciato morire Joe, l'avrei fatto salire quella scalinata, del resto lo stava facendo colmo di felicità, era ormai pronto e quel suo sacrificio per 22 sarebbe stato ancora più bello.
Invece la Pixar qua ha mancato di coraggio anche se, è innegabile, che Joe sia tornato in vita e quella sua ultima immagine che lo ritrae così pronto ad apprezzarla in modo completamente diverso ci riscaldano il cuore.
Ma quello che più resta è l'insegnamento finale del film.
Ok le passioni, ok il successo, ok l'apprezzare il piccolo.
Ma la scintilla per vivere, per essere pronti a farlo, per farlo al meglio, è semplicemente amare la stessa vita.
La scintilla per vivere è voler vivere


8.5


16 commenti:

  1. Buongiorno e complimenti per la recensione. Mi è piaciuta molto.
    Sin dalle prime scene pubblicitarie ho ben compreso il valore di questo gioiello.
    Spero possa vederlo al più presto. Grazie.

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  2. Un film che sembra sottolineare l'importanza di trovare la propria passione per realizzare la vita ed essere felici, e che in realtà racconta esattamente il contrario. Ho applaudito e ho pianto.

    È stata una gioia vedere la Pixar tornare in grande stile, gli ultimi lavori - per quanto ottimi, se non altro tecnicamente - li ho percepiti sottotono, tanto piacevoli durante la visione quanto dimenticabili il giorno successivo. Personalmente Soul trova posto nel trittico dei preferiti insieme a Wall-E e Ratatouille.

    Condivido in toto la tua analisi, in particolare la critica al lieto fine: quando Joe stava per accettare la morte, finalmente soddisfatto e realizzato, non ho trattenuto la commozione; "purtroppo" la Disney-Pixar ha spinto sulla magia pur di levigare l'ultima nota triste, probabilmente per non scontentare il pubblico più giovane, per quanto sia palese che quello di riferimento sia il target adulto.

    Altre note di merito:
    1. alla grafica, la Pixar sposta sempre l'asticella un po' più in alto e si pone come paradigma dell'animazione 3D. Spettacolare il passaggio di Joe tra i Great Beyond e Before, con un trip visivo che ricorda quello di 2001 in bianco e nero e più concettuale;
    2. alla musica, scelta come passione/ossessione e ben costruita dal sempre eccellente duo Trent Reznor/Atticus Ross.

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    1. ma sai che ora che ci ripenso anche Wall-E è presentissimo?

      se ci pensi la scena dei piccoli oggetti che ci fanno amare la vita e "ricordarla" bellissima non sono altro che la "casa" di Wall-E, tutta la prima parte di quel cartone (lo dissi, per me i 40 minuti più belli dell'animazione recente) era basata su quello, sui piccoli oggetti di vita che danno emozioni

      e hai perfettamente ragione riguardo il finale, non ripensavo dell'acquisizione Disney :)

      e hai perfettamente ragione a rimarcare la grafica

      e hai perfettamente ragione (4) a ricordare la colonna sonora, io sono riuscito in un film che parla di musica a non citare la musica manco stavolta :)

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  3. Originale e positivo ritorno della PIXAR. In questo nuovo prodotto c'è un po' di "Inside Out", soprattutto nella capacità di visualizzare ambienti, persone e azioni altrimenti astratte, ma l'originalità non si limita alla trascendenza, qui la rivoluzione è l'assenza di un "cattivo".
    Certo la rivisitazione del mitico LINEA (di "lagostina" memoria) serve a dare una parvenza di antagonista, ma è un film perfetto per il 2020. Finalmente buoni propositi, buon messaggio e quel giusto equilibrio tra dramma/sventura e commedia/divertente.
    Non mi ha emozionato, ma mi ha lasciato in un buono stato emotivo. Promosso
    Al cinema a Natale avrebbe sbancato

    VOTO **** (un po' largo)

    Ps sono Stefano

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    1. hai messo "sono stefano" pensando che non ti prendeva l'account credo :)

      cavolo, ma sai che anche io mi ero appuntato Linea??? poi mi son scordato di citarlo

      come avrai visto non concordiamo sull'emozione, a me ha emozionato molto e lasciato in un ottimo stato emotivo

      per il resto concordo (anche il voto è molto alto)

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  4. Deve essere molto bello .
    Spero di vederlo il primo possibile.
    Sai quando uscirà in DVD ?
    Ne approfitto per augurarti anche buon 2021
    Eliana

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    1. quando avevo la videoteca avrei potuto darti sta notizia in anteprima ma adesso no, finchè non c'è un annuncio impossibile saperlo

      a occhio dire 3-4 mesi, o almeno così funzionava nel mercato fino a 10 anni fa

      adesso non solo potrebbe essere cambiato ma poi co sta cosa del covid e la mancata sala ancora di più, vedremo :)

      buon anno anche a te :)

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  5. Non credo che lo 'stato di grazia' o 'mondo di mezzo' a cui ti riferisci sia solo una forzatura di sceneggiatura. Credo che ogni personaggio abbia il suo ruolo preciso. Credo che la Pixar abbia voluto descrivere questo 'stato di grazia' con ironia (la figura di una persona in mezzo alla strada maltrattato dal datore di lavoro (dalla vita), facendo qualcosa che lo stacca dalla realtà che lo circonda cioè facendo girare all'infinito un cartello (il movimento mi ricorda la ripetitività di un darwish dancer). In questo 'stato' gli uomini NON SI INCONTRANO ma piuttosto sono le anime a RICONOSCERSI.

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    1. sì, molto bella la tua descrizione...

      ma guarda che in realtà a me è piaciuto tantissimo quel mondo di mezzo solo che mi è sembrato che per come è collegato all'Ante-Mondo e per il fatto che bisognava per forza creare un mondo dove ci si potesse incontrare senza morire, ecco, sia una trovata che hanno "dovuto" fare

      nel senso che mi immagino una sceneggiatura base e intoccabile e poi questa trovata per riuscire a mandare lassù anche i non morti

      poi invece magari questa idea era forte quanto tutto il resto eh, ma mi è parso uno (splendido) escamotage

      comunque, ripeto, bellissima descrizione

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  6. Ciao Giusè

    Ho già visto 3 volte il film coi miei figli, pertanto di certo lo considero bello e mi ha emozionato, ma secondo me è un passo indietro rispetto ad Up, Inside out, Wall-E e anche Big Hero 6.

    Non voglio per forza fare il bastian contrario ma ho trovato il film per certi aspetti ipocrita e snob (per fortuna che i bambini non colgono quello che la mia mente ormai traviata del mondo coglie)

    Pertanto dopo le ovvie e dovute lodi al comparto grafico (l'uscita di Joe/22 in strada dall'ospedale è qualcosa di incredibile in fatto di luci e definizione dettagli) snocciolerò alcune cose che mi hanno lasciato perplesso....

    - Sono contento abbiano fatto un film con un protagonista non bianco (anche Hiro in Big Hero 6 è orientale) e per ovvie ragioni un insegnante di Jazz è probabilmente nero, ma fare un cast al 98% nero mi sembra solo il "contentino" dato sull'onda del Black Lives Matter e forse studiato per non incappare in critiche come quelle del videogioco The Witcher (tutta la serie) per non avere personaggi di colore non considerando che nella Polonia medievale su cui si basa il regno fantasy non avesse neri per niente

    - Il Jazz.....che noia questo concetto che sia la musica dei musicisti bravissimi e incompresi.....reietti ma geniali, che portano emozioni. Un clichè che non amo proprio

    -22 non è degna di nascere in America, visto che è una emarginata la spediscono in Cina.....

    -Li dove non sono riusciti Aristotele, Newton, Copernico etc. in 3000 anni ci voleva un professorino di musica di New York per redimere 22....si vede che l'hanno creato col pensiero che Trump vincesse le elezioni: America First....altro che quei beoti Europei o geni della cultura antica mondiale (perchè loro non ne hanno e non anno neanche una loro antichità)

    -Il finale e la benevolenza delle Parche-Linee: Joe sarebbe il primo che torna dall'aldilà e lo può raccontare...il buonismo impera e così magari si fa Soul 2 dove una violinista bambina prodigio Cinese, o asiatica in genere, farà di tutto per suonare con Joe senza sapere perchè per poi rivelarsi essere 22 ;-)

    Però a parte questo, ripeto, mi è piaciuto; ma non come altri in passato.

    Se devo dare un voto dove per me Up è un 10 a Soul do 8.

    Mandi Mandi e Buon anno a tutti

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    1. ciao Giovanni!

      anche per me non arriva, anche se per poco, al livello dei miei capolavori personali della Pixar (direi Ratatouille, Inside Out, Wall-E ma magari sto dimenticando un paio) ma l'ho trovato bellissimo

      ora leggo i tuoi appunti

      1 credo che hai ragione, ormai sta cosa che in ogni produzione americana ci sono sempre protagonisti multirazziali inizia a puzzare. Ovunque, anche cambiando personaggi in precedenza bianchi. In ogni caso qui mi è sembrato giusto, insomma, è il mondo del jazz ;)

      2 però nel film è lui il reietto, in realtà gli altri son tutti professionisti

      3 :)

      4 sì, quella è una delle tante forzature. Ma ce n'è una più grande amico. Non mi ricordo quanti miliardi di persone ci sono state in totale sulla terra (forse lo dicono all'inizio, chiamando l'anima prima di 22) comunque diversi MILIARDI. E lui è l'unico ad essere andato indietro nella scala che porta all'Aldilà??? cribbio, dovrebbero essercene migliaia AL GIORNO a fare quella cosa, che lui sia l'unico che sia andato indietro, sfuggendo così alla morte (e il contabile lo dice, è la prima volta) è un errore e forzatura madornale

      5 non sono stronzo come te ma l'ho scritto anche io, ahah

      sì sì, 8 è il voto giusto

      un abbraccione

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    2. Ciao Giusè

      Relativamente al punto 2 intendevo proprio dire che lui, il reietto, il non capito musicista Jazz , si rivela essere così bravo, geniale, da lasciare esterrefatta anche la navigata star, Jazzista anche lei (quindi eccelsa per definizione).... Come se il Jazz fosse il pinnacolo musicale in termini di bravura e capacità di emozionare, precluso ai più e destinato ai pochi degni....Una sorta di Valhalla musicale. Questo è un clichè che da noia a me personalmente e che la nicchia dell'ambiente continua a perpetrare.

      Ad ogni modo come cavolo ho fatto a non citare Coco tra i film rispetto a cui Soul può essere considerato un passo indietro???....e poi la scalinata di Soul è simile al ponte di Coco....hai ragione

      Se Up ha l'inizio per me più emozionante, forse Coco ha la scena finale che mi scioglie di più il cuore: la nonna che si risveglia dal torpore di anni grazie al canto del pronipote di una canzone che il padre aveva dedicato a lei bambina: tutta la vita concentrata in qualche decina di note....infanzia e vecchiaia che diventano singolarità.....non c'è paragone con gli esoterici quanto stucchevoli arpeggi con cui Joe torna nell'aldi-qualcosa.
      Tra innocenza e sofisticazione io scelgo la prima.

      Per quanto riguarda il punto 5 volevo ringraziarti :)
      Vedo che mi hai decodificato bene :)))))

      Tieni duro e continua anche nel 2021 a darci emozioni.

      Per quel che può valere sei rimasto l'unico Blog che seguo. Hai tutta la mia stima

      Mandi Mandi

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    3. ah, ho capito che dici ;)

      eh sì, Coco è forse il riferimento più lampante in effetti ;)

      la scena finale di Coco lacrime pure, vere, un capolavoro, l'hai descritta benissimo

      e sì, come ho scritto in rece, secondo me quella cosa dello stato di grazia è un pochino forzata, o troppo "facile"

      anche se ho amato quel mondo

      si va avanti, sempre più innamorato della vita perchè il dolore, quando non definitivo (lutti giganteschi) ti porta sempre a crescere e poi voler "recuperare" la bellezza

      ti ringrazio tanto

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  7. Ottima recensione, come al solito!

    Personalmente ho apprezzato il film e durante la visione avevo proprio la sensazione che la Pixar avesse tirato fuori una tra le sue pellicole migliori. Arrivato in fondo, però, l'ho rivalutato a causa notevolmente, soprattutto a causa di due aspetti:
    - Mi sembra che il film cerchi di affrontare troppe tematiche tutte insieme e il messaggio principale di fondo (che a mio parere si può sostanzialmente sintetizzare nel dialogo che il protagonista ha con la musicista una volta uscita dal locale e nel bellissimo montaggio della sua vita subito dopo) perde d'incisività. Troviamo tanti elementi (la relazione conflittuale con la madre, il rapporto che ha con 22, l'aldilà, il mondo in cui le anime si perdono e tutta la faccenda del tizio di cui non mi ricordo il nome che naviga sulla nave). Forse mi sbaglio, ma se si fossero concentrati di più sul messaggio di fondo (un bel messaggio e per nulla scontato), il film avrebbe funzionato meglio e sicuramente lo avrei apprezzato di più.
    - Come già detto da te, il finale è il punto più dolente di tutto il film. Mi ha letteralmente fatto cascare le braccia e arrivo a dire che mi ha proprio rovinato la visione. Ad inizio film, una volta che il protagonista muore, ero sicurissimo che avrebbero fatto in modo di resuscitarlo in qualche modo nel finale. Arrivato agli ultimi due minuti di film, quando il protagonista sale la scalinata per andare incontro alla luce, ero quasi commosso dal fatto che avessero deciso di rinunciare a percorrere la strada "facile" e banale e avessero invece deciso di chiudere il film in maniera così potente e assolutamente in linea con quanto raccontato fino a quel momento. Appena ho visto apparire l'entità, ho capito che invece si erano arresi e avevano optato per la risoluzione facile e piatta. Sia chiaro, tantissimi film d'animazione (e film in generale) hanno finali banali e scontati. In questo però caso mi sembra che si vada proprio contro a ciò che il film aveva voluto comunicare fino a quel momento, snaturando il senso della pellicola (almeno secondo me).

    Mi rendo conto di essere forse stato un troppo severo, specialmente sul secondo punto, ma ammetto che anche ripensandoci adesso a mente fredda sono sempre più convinto che il finale mi abbia rovinato quello che altrimenti avrei reputato un film più che ottimo.

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    1. grazie!

      allora, femro restando che tutti lo abbiamo trovato dal bellissimo al meraviglioso (anche giovanni qua sopra malgrado tutto quello che ha scritto gli darebbe 8) i tuoi appunti li condivido

      il primo lo capisco, la Pixar molto spesso cerca di creare delle architetture narrative (e anche stilistiche, e anche scenografiche) davvero molto complesse e qui, forse l'ho anche scritto, ho avuto la sensazione che si tentasse il film "definitvo" su certe cose, aspetto che porta sì a livelli altissimi ma anche a quello che dici, non riuscire ad asciugare al meglio


      riguardo il finale hai visto come la penso, non potevi descrivere meglio quello che ho provato e quello che credo riguardo quella scelta

      anche perchè poi erano riusciti nel "miracolo" di fare accettare anche a noi la sua morte ed essere quasi contenti quando lo vediamo raggiante salire quella scala

      volevo anche fare i complimenti (ma ormai è un'abitudine) ai lettori di questo spazio (e degli altri collegati) perchè quasi tutti sono rimasti delusi da questo finale

      secondo me vedere tutte persone unite in questa direazione significa una notevole maturità, intelligenza e sensibilità

      per capirsi son sicuro che sotto i commenti di cb01 difficilmente trovi qualcuno che riesce a lamentarsi di un finale positivo e capire quanto la grandezza di Soul sarebbe stata ancora maggiore con quell'accettazione

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3 ciao