22.3.21

Recensione: "I see you" - Su Prime

 

Uno di quei thriller che, se avessi ancora la videoteca (aka "se esistessero ancora le videoteche") mi avrebbe letteralmente salvato (oltre che fatto guadagnare qualcosa) perchè l'avrei potuto consigliare veramente a tutti essendo pure certo del gradimento. 
Un film che gioca con più generi (il thriller, il crime, il soft horror), che ha una costruzione narrativa molto stimolante, una grande atmosfera, una colonna sonora da brividi e un'anima davvero nera.
Inoltre vi farà conoscere cos'è il Phrogging (NON ANDATE A LEGGERE SENZA AVERLO VISTO PRIMA!).
La storia di una famiglia cui succedono cose sempre  più strane ed inquietanti e quella di un serial killer del passato che potrebbe essere tornato a colpire.
Davvero un gioiellino.
Disponibile su Amazon Prime

 PRESENTI SPOILER UCCIDI FILM, SIN DA SUBITO, CONSIGLIO LA LETTURA SOLO DOPO

Quando mi capita di vedere thriller come questi non posso non sospirare ripensando alla videoteca. A quanto fosse faticoso consigliare film a tutti quelli che entravano e che, senza che io li conoscessi, pretendevano che io gli trovassi il film perfetto per loro. Certo, nel tempo, dopo tante chiacchierate e vedendo cosa gli piaceva, mi creavo il profilo di ognuno, manco fossi un profiler dell' F.B.I..
Ma la maggior parte erano comunque clienti poco fidelizzati e che volevano il film perfetto per la serata.
Vedendo film come I see you sospiro perchè sarebbe stato uno dei quei film "salva-consigli", uno di quei thriller che avrei potuto consigliare a TUTTI essendo poi pure sicuro di fare pure bella figura. Oltre a"parecchi" soldini ovviamente.
Sì, impossibile che un amante del thriller non apprezzi sto film, impossibile.
Non che sia un capolavoro e, lo vedremo, nemmeno perfetto.
Ma un thriller che sa dare atmosfera, qualche inquietudine, giocare con più generi (il soft horror e il crime), avere una costruzione narrativa stimolantissima (tanto che pare quasi uno dei quei game movie dove devi ricostruire le cose piano piano), una colonna sonora stupenda, che sa metter dentro 2/3 colpi di scena davvero ben assestati, ecco, è una fortuna.
Un altro merito è quello poi di far conoscere un fenomeno, quello del Phrogging, che almeno io non conoscevo minimamente.

ATTENZIONE, non andate a leggere cosa sia sto Phrogging se non avete visto il film, ve lo rovinereste irrimediabilmente.


L'incipit è molto interessante. 
Drone a parte (più volte verrà usato, molto bello) è sin da subito manifesto della prima parte del film, ovvero del gioco che verrà fatto con lo spettatore, quello di viaggiare costantemente su due possibili binari, il paranormale e il reale. Quel bimbo che viene sbalzato dalla bicicletta e sembra volare via è simbolo di quanto appena detto, ovvero di un film che per 50 minuti terrà nel dubbio lo spettatore. In questo senso vanno lette anche tutte le inquadrature in soggettiva dentro la casa (quelle che praticamente danno titolo al film), inquadrature tipiche degli evil movie ma che solo poi avranno una spiegazione.
Iniziano a succedere tante cose piccole ma inquietanti, posate che spariscono, televisione che parte da sola, criceti usciti fuori dalla gabbia, quadri sulla parete scomparsi, lenzuola tirate via, dischi che partono a suonare.
La famiglia è al tempo stesso impaurita da tutto quello che accade ma - e questa è una buona idea di sceneggiatura - alla fine le risposte possono essere sempre dentro la stessa famiglia, visto che c'è una tensione pazzesca dovuta al fatto che la madre ha un amante. C'è talmente tanto nervosismo e ostilità tra i 3 membri della famiglia che tutti questi strani accadimenti possono esser letti come dispetti o piccole vendette private.
Fino a che, però, non ci scappa un morto e che lo stesso figlio rischi di morire...

Da qui partirà il secondo film, parallelo temporalmente al primo, e scopriremo tutta la verità.
Sarà molto stimolante per lo spettatore ripercorrere tutte le scene già vissute (sia a livello visivo che auditivo) da quest'altro, nuovo, punto di vista. Capiremo che quelle soggettive non erano cinematografiche ma reali e anche ogni singolo strano accadimento successo.
Dico la verità, se questa seconda parte all'inizio è davvero notevole, piano piano inizia a stancare visto che per mezzoretta ci faranno vedere ogni singola cosa successa in precedenza da questa nuova angolatura. Io, in fase di sceneggiatura, avrei fatto rivivere gran parte delle scene, ma non tutte, anche perchè poi la cosa diventa prevedibile e crea un calo d'attenzione.
Intanto però abbiamo scoperto cosa sia il phrogging, inquietante fenomeno presente soprattutto negli Stati Uniti (anche se nel 95% dei casi assolutamente "pacifico", del resto se ci pensate è simile a quello che succedeva nel fantastico Ferro 3).
Quello che mi tranquillizza è che a casa mia non potrebbe mai succedere, non ci può essere nessun punto nascosto, a meno che il phrog non dorma insieme a me.
Vista la mezza battuta vi prego di concederermene, concedermela, concederme..., insomma, se posso farne un'altra volevo dire che la cosa più horror del film, e lo dico con profonda tristezza e senza cattiveria, è forse il viso di Helen Hunt, irriconoscibile, davvero inquietante, credo frutto di disastrosi interventi chirurgici.
In ogni caso, tornando al film, molto apprezzabile il cambio di stile ripresa nella seconda parte, con passaggio al mockumentary  (ci sta che dei phrogs riprendano quello che fanno, anzi, lo trovo assolutamente sensato).
Ma adesso che lo spettatore ha capito tutto quello che accadeva in casa c'è ancora qualcos'altro da capire, ovvero come il film legherà le vicende casalinghe a quelle del serial killer che sta di nuovo terrorizzando la città.
Vi dico la verità, ho capito che quel ragazzo fosse il bambino di allora molto prima che ci venga detto (anzi, trovo incredibile che il film ci voglia far capire questo solo all'ultimissima inquadratura...).
Il fatto che di quelli del passato ne mancasse uno all'appello, che l'età combaciasse, che quella casa fosse stata scelta proprio da lui e altre piccole cose, mi avevano dato l'intuizione. Eppure dopo aver fatto 1 + 1 non ero riuscito ancora a fare 1 + 1 + 1 e capire quello che sarà in qualche modo il colpo di scena principe, ovvero scoprire chi è il serial killer (altro piccolo ma riuscito colpo di scena è quello del vedere chi uccise l'amante).
E, che dire, funziona maledettamente tutto e il film acquista un'aura molto nera, cattiva, inumana. E quella ragazza inizialmente odiosa piano piano diventa una dolcissima ragazza a cui vogliamo sempre più bene e per la quale soffriamo davvero.


Certo non mancano forzature o veri e propri errori (no, la piscia addosso mentre dorme no, è assolutamente impossibile non accorgersi) e alcuni piccoli o grandi dettagli nella ricostruzione finale potrebbero non tornare (nel caso chiedete pure, ho visto il film una volta e mezzo e penso di poter dare risposte anche alle virgole).
Una cosa però faccio fatica davvero a capire, ovvero come sia possibile che all'epoca i due bambini non avessero dato l'identikit del loro adescatore o come non fosse stato chiesto loro se l'uomo poi arrestato fosse lui. E' vero, ci sono tante possibili soluzioni a questo dubbio  (1 bambini scioccati 2 le indagini su chi l'aveva adescati non portarono a  niente, ma questo è strano perchè in teoria l'uomo era già un poliziotto 3 erano talmente forti le prove contro un altro che quella pista fu abbandonata 4 eventuale insabbiamenti in seno alla polizia) ma resta un passaggio molto poco convincente (che bello però capire solo poi che quel ragazzo con la faccia bruciata urla in quella maniera perchè vede il poliziotto e lo riconosce, e che bello anche che lui se ne stia a 20 metri di distanza apposta per non essere visto).
E manca secondo me anche un altro punto decisivo. Il ragazzo sceglie quella casa perchè ha il forte sospetto che quell'uomo sia l'uomo nero del suo passato. Ma solo poi, una volta dentro, capisce definitivamente di averci preso (tanto è vero che gli dice "ora so finalmente chi sei"). Manca però, o io non l'ho capito, il momento, la scena, in cui arriva a questa consapevolezza. Bastava poco, come ad esempio vedere una sequenza in cui il ragazzo trova dentro casa dei coltellini blu (o altro). Se sto sbagliando fate sapere.

Il finale è perfetto, verosimile, teso, cattivo, ma, per fortuna, con una parte di lieto fine.
E quelle immagini finali con quella colonna sonora sono davvero potentissime (anche se, lo ripeto, è incredibile pensare che, come suggerisce la costruzione della scena, solo adesso dovevamo capire chi fosse il ragazzo).
Non posso più consigliarlo in videoteca, lo faccio qua :)

7.5

49 commenti:

  1. Vero, è un film molto carino e il tuo riferimento alla videoteca in qualche modo lo inquadra, perché secondo me in questo film c'è un certo gusto da thriller/horror di qualche anno fa.

    L'unica cosa che non riesco a non criticare, ed è quello su cui giustamente hai fatto le pulci anche tu, sono certe leggerezze di sceneggiatura (comportamenti poco naturali, fatti non spiegati, passaggi poco credibili) senza le quali sarebbe stato assolutamente un signor film.

    Il twist centrale, che permette di rileggere l'accaduto da un nuovo punto di vista, mi ha ricordato il bel film spagnolo "La cara oculta" (che in italiano è "La verità nascosta" perché nella sua prima parte sembra lo stesso soggetto di "Le verità nascoste") e per certi versi anche "The Den" (che come tutti i film che trattano il tema, mi ha shockato).

    P.S.
    Io ci ho messo mezz'ora a capire che era Helen Hunt e la cosa ha riempito anche me di amarezza. Ci possono essere mille motivi per arrivare a decidere interventi di chirurgia estetica del genere, non tutti hanno necessariamente a che fare con la vanità, può essere benissimo essere una questione di necessità, ma in ogni caso rimane una faccenda piuttosto triste.

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    1. In realtà Marco rivedendolo praticamente due volte (la seconda al 70% per notare passaggi poco chiari) direi che di errori veri e propri o cose del tutto inspiegabili non ce ne sono

      Certo piccole leggerezze e passaggi non spiegati del tutto (o non capiti da me...) sì :)

      l'ho trovata comunque una buona sceneggiatura, una di quelle che ci hanno perso tempo in qualche modo

      non ho visto nessuno degli altri due che citi ;)

      anzi, nessuno dei 3, nemmeno il famosissimo lE verità nascostE

      io sulla Hunt mi sono limitato a una battuta che mi fa anche male farla ma, davvero, se ti succede questo forse è meglio ritirarsi dal palcoscenico

      porella, magari ha fatto degli interventi per malattie eh, non so, ma fa davvero imbarazzo e tristezza vederla così

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  2. Si, la faccia della Hunt è la cosa più inquietante del film, lo abbiamo detto anche noi. Dovrebbero costruirci una nuova saga horror.

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    1. Tommaso che dopo anni torna a commentà grazie al viso della Hunt

      io spero che dopo questo non faccia altro poretta

      hai commentato lo stesso secondo de Marco, glie offrirai una birra al prossimo raduno (sempre se ce sarà il locale e il mondo è normale)

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  3. Evvai! Allora io offro il secondo giro :D

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    1. Sono andato a vedere se l'avevi recensito ma niente

      In compenso mi sono appuntato 3 film :)

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    2. Azz che figuraccia! :) È che in questo periodo sto scrivendo il secondo romanzo e quindi se va bene faccio una recensione al mese (però un film al giorno lo guardo sempre eh 😉)

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    3. No, davvero? Marco, appena me la sento leggo il primo eh, te l'ho promesso

      ma i capolavori si fanno aspettare

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    4. Tranquillo Giusè, leggilo con la calma con cui io sto scrivendo il secondo :D

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  4. Visto, proprio ieri sera, mi è piaciuto tanto, grandissima sorpresa. Ora tuttavia non so cosa dire di più, non so ancora cosa e come scriverne, comunque condivido tutto, anche le tue perplessità ;)

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Me so appena reso conto di aver spoilerato all'inizio, e nelle anteprime degli ultimi commenti nel blog si legge abbastanza! So ignorante, non è che si può modificare? O cancellare al limite... spero tu legga prima possibile perché mi dispiacerebbe!

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    2. Ma che carino che sei che addirittura pensi a chi in home page legge le prime due righe di commento...

      Ma sei matto, fregatene, se uno va a leggere commenti di film e becca spoiler la colpa è della curiosità..

      l'ho recuperato in mail il tuo, lo incollo

      "
      Appena finito di vedere, bello! confesso di aver realizzato che il phrog era l'altro bambino scappato solo quando lo illumina la luce dalla finestra e il padre lo riconosce, ahah, sosscemo

      Pensavo fosse solo un ragazzino morboso fino a quel momento... :)

      Ho trovato un po' confuso (e meno curato) il montaggio nella seconda parte, quando ripropone tutta la prima parte dal nuovo punto di vista... lì in effetti anche la mia attenzione ha un attimino vacillato :)
      Poi però il film si riprende fino al bel finale.

      Nsomma m'è piaciuto per cui grazie!

      (Sulla Hunt non mi pronuncio <_<)"

      no, ma che tu l'abbia capito in quel momento va benissimo, credo che è il momento dove qualcuno mezzo sveglio lo capisce

      è per questo ancora più strano che la sceneggiatura sembra invece volere farcelo capire definitivamente solo all'ultimissima inquadratura

      guarda, la seconda parte è "perfetta", ho ricontrollato scene, tempi e tutto e ricostruisce in maniera maniacale le stesse scene viste da una nuova prospettiva

      però, come dicevo e dici anche te, alla lunga diventa prevedibile e meno incisiva

      contento ti sia piaciuto!

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  6. Mi manca, e da grande amante di thriller grazie mille del consiglio! Tornerò dopo la visione per un ulteriore commento.

    P.S.: facendo la maratona per gli Oscar (per quanto possibile, visto che la distribuzione quest'anno è quella che è), ho finito giusto adesso di vedere Sound of Metal (sempre su Prime). Ti è già capitato di vederlo? Sicuramente lo considero il miglior film che abbia visto in questo 2021 e se non ti è capitato ancora di guardarlo è super consigliato.

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    1. Ti aspetto :)

      no amico, anche se ce l'ho in lista da 3 mesi, me l'hanno consigliato praticamente tutit gli amici che ho ;)

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    2. Finito di vedere adesso.

      SPOILER
      Concordo con la recensione su vari punti, in particolare modo per quanto riguarda le musiche (per certi versi mi hanno ricordato quelle della serie tv "Dark"), sia per le forzature che ci sono e che mi hanno fatto un po' storcere il naso. In particolare, oltre a quanto hai già citato tu, c'è la scena di quando il padre scopre suo figlio legato nella vasca da bagno (per la prima volta, quindi quando non sappiamo ancora l'esistenza degli intrusi). Qui possiamo chiaramente vedere un coltellino verde infilato nella saponetta lì vicino. E' un momento che effettivamente crea tensione nello spettatore, inducendo a pensare che la "presenza" nella casa sia anche responsabile delle morti dei ragazzini, ma con il senno di poi mi è sembrato un po' campato per aria, visto che il coltellino viene infilato in maniera apparentemente casuale dal ragazzo. Potrebbe anche averlo fatto consciamente, ma allora questo si ricollegherebbe a quanto hai scritto nella recensione a proposito del fatto che non si capisce quando il ragazzo ha avuto questa certezza a proposito del killer.

      Inoltre, un'altra cosa che mi ha dato un po' fastidio è quello che succede immediatamente dopo la scena sopracitata. Vediamo il padre dire alla madre di portare il figlio subito in ospedale e le dice anche che la raggiungerà appena possibile, appena avrebbe trovato il responsabile. Con il montaggio passiamo alla centrale di polizia, dove il collega del padre viene a sapere che qualcuno ha avvistato il rapitore e gli viene anche detto che il suo collega (il nostro "futuro" killer) non risponde al telefono. Con il montaggio passiamo di nuovo in casa, dove vediamo il padre che perquisisce la casa e dove troverà poi l'intruso. Questa scelta di montaggio lascia palesemente intendere che la scena della centrale di polizia avvenga contemporaneamente a quella della casa e che il padre non si sia mai mosso da lì. Ciononostante, nella seconda parte di film vediamo che in realtà è trascorso un lasso di tempo imprecisato (ma di almeno qualche ora) tra questi avvenimenti, dove avvengono fatti cruciali per la trama. Ecco, sarà una piccolezza ma quando mi sono reso conto di quanto tempo fosse in realtà passato tra quelle scene mi sono parecchio infastidito, perché mi è sembrato un modo furbo (nel senso negativo del termine) per ingannare lo spettatore (così come lo era la cosa del coltellino nella saponetta). Mi rendo conto che siano due dettagli probabilmente insignificanti, ma hanno inciso un po' sul mio giudizio finale del film.

      Per il resto l'ho trovato comunque godibile e che sicuramente consiglierò in giro quando qualcuno vorrà un bel thriller (anche se il mio consiglio per tutti rimane ancora Gone Girl).

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    3. Guarda, sono online e te rispondo al volo (leggendo un pò per volta

      1 Allora, no, la scena della vasca da bagno e del coltellino è perfetta Alex. Anzi, è la più "giusta". Proprio perchè quel ragazzo ha capito che quello è il serial killer del passato (e quindi anche l'uomo che gli rovinò l'infanzia) allora decide di farlo soffrire come merita, torturando suo figlio e facendogli capire, con quel coltellino, che lui ha capito chi è.
      Quindi è perfetta.
      Il problema è quello che dicevo e che ripeti anche te, ovvero che non capiamo quando il ragazzo ha la certezza che quello sia il serial killer. Mi sta venendo il dubbio che lui invece la certezza ce l'abbia sempre avuta, per questo ha scelto la casa (quindi non per indagare). Ma se fosse così la frase finale "ora ho capito chi sei" torna poco. E anche il climax dei dispetti, climax che invece sarebbe motivato dall'avere sempre più consapevolezza

      2 Bravissimo, hai notato quella cosa di montaggio che io ho visto solo alla seconda visione. Nella prima parte del film quando la moglie porta il figlio all'ospedale noi pensiamo che lui con la pistola sia la scena successiva. E invece no, non era la successiva, in messo c'era tutta la fuga in macchina, il bosco, la roulotte, etc...
      Ascolta, questo passaggio al tempo stesso ha molti difetti (confusionario) ma è anche molto affascinante. Ed è anche quasi un gioco su quello che è il montaggio cinematografico, ovvero capire che tra una scena e l'altra che vengono montate possono essere passate anche ore invece che pochi secondi. A me è piaciuto. E in questo senso la chiamata alla polizia, semplicemente, è "in mezzo", che non sia in mezzo a pochi minuti ma a ore lo capiamo dopo.

      Ma cavolo, complimenti per l'occhio e la ricostruzione di quel montaggio che, ti capisco, può benissimo infastidire e sembrare furbo (lo è, ma film che provano a ingannarti spesso lo sono, l'importante è che siano coerenti e questo lo è)

      sì, bravissimo, Gone girl è un altro di quei film che starebbero nella tipologia che descirvo all'inizio, ovvero quella per cui CHIUNQUE entra in negozio puoi darglielo, a prescindere dal genere che amano, dai loto gusti, dalla loro preparazione e anche intelligenze

      io non lo amai molto la prima volta (mi fece incazzare, primo tempo straordinario, secondo poco credibile) ma rivedendolo altre due volte mi è salito ;)

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  7. Primo film che vedo dopo due settimane (in cui mi sono iniettato nelle vene tutte le sei stagioni di Brooklyn Nine Nine) e che mi ha lasciato davvero molto soddisfatto.

    Intanto ti ringrazio perché se non ne avessi parlato tu qui ne Il buio in sala, molto probabilmente, mi sarebbe sfuggito ancora a lungo. Ma I see you è un film che merita, e non poco, con delle pecche, per me, assolutamente perdonabili. Parto proprio da queste ultime. Ciò che maggiormente ho trovato inopportuno è stato il tentativo, come tu hai ben sottolineato, di voler dichiarare solo nell'ultimissimo frame il colpo di scena - il ragazzo in realtà era il bambino adescato e rapito anni prima - cosa che era già chiara, decisamente chiara oserei dire, già da un po'. Questo è secondo me il suo difetto più grande: "deresponsabilizzare" lo spettatore, dargli la spiegazione, quando in realtà è ridondante e inutile.
    Le restanti "mancanze", le altre pecche - il montaggio apparentemente ingannevole di cui si dice nel commento sopra; il fatto che non sia chiaro quale sia il momento in cui il ragazzo realizza di aver trovato davvero il suo vecchio aguzzino; e gli altri passaggi più o meno confusionari - sono secondo me tutte perdonabili e non inficiano per niente la riuscita del film.

    La scena iniziale, quel balzo dalla bici, mi è piaciuta un sacco, tra le mie preferite del film. Il quale ci regala tensioni e colpi di scena (quello in cui scopriamo chi ha davvero ucciso l'amante di lei mi ha sorpreso) ottimamente calibrati, atmosfere e musiche appropriate (compresa la canzone del giradischi), ci ha fatto scoprire il phrogging (di cui non sapevo nulla), ma soprattutto ha saputo giocare coi generi senza perdersi in sterili esercizi di stile.

    :)

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    1. Non conosco quella seria ma mi basta il numero di stagioni. L'unica che mi sono ripromesso di vedere a tante stagioni è The Leftovers, le altre ora come ora devo scartarle a prescindere...

      Alla fine tanti di voi prendono mie consigli ma tutto quello che vedo (90%) è a sua volta frutto di consigli che mi arrivano, quindi sono solo un tramite ;)

      anche stavolta siamo d'accordo al 100%, sia sulla ridondanza e inutilità dell'ultima scena (attenzione, bellissima eh, ma evidentemente costruita come un colpo di scena) sia sugli altri difetti che, però, sono superabili

      riguardo l'ultima scena poi magari c'è di base una errata valutazione dello spettatore, ovvero aver scritto una sceneggiatura in cui si pensava che la certezza riguardo quel bambino poteva arrivare solo con quell'ultima scena. Insomma, nella mente di chi ha scritto il film credo fosse decisiva, non ridondante

      e ti dirò, con la mia esperienza in videoteca capisco sta scelta, tantissime persone mi chiedevano spiegazioni sui film davvero incredibili, purtroppo il pubblico medio ha bisogno della spiegazione definitiva e chiara quasi sempre (e a volte non basta manco quella)

      oh, nessuno sapeva che era il phrogging, allora non sono solo :)

      ti ringrazio perchè sei l'unico che ha avuto il buon cuore di non dire niente sulla Hunt

      stava diventando una...hunt alla hunt

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  8. Anche a me è piaciuto molto e anche io ho faticato molto a riconoscere Helen Hunt.

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    1. Roberto vincerà il premio "SonriuscitoanoncitarelaHunt"

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  9. Ma che ha di così strano sta Helen Hunt?
    Lo dite tutti.
    Io non la conoscevo ...son andato su wiki a sbirciare e mi pare na vecchia come tante.
    Anche mi sembra vi soffermiate sull’aspetto fisico.
    Ho visto che ha recitato in quel film con Mel Gibson dove lui leggeva i pensieri delle donne e la è gran gnocca .
    Ma adesso saran passati trent’anni...invecchierà pure lei.
    Io l’ho trovata affascinante..come donna di mezza età 😃
    Il film:
    Allora non l’ho mai sentito come un Horror ( casa stregata) ..ma proprio mai.
    Ma neppure la scena del “volo” del ragazzino dalla bici nel fantastico prologo me l’ha mai suggerito.
    Ero convinto ..cioè dovevo far attenzione ai tre protagonisti principali della prima parte del film, la famiglia .
    Uno era il killer ..e in effetti c’ho preso😂!
    Tutti i discorsi che avete fatto su Helen Hunt mi hanno depistato ero convinto centrasse lei con la soluzione del “mistero “.
    Vabbè man mano che il film procede è altalenarsi di colpi di scena ...che ti spiazzano ma ti infastidiscono pure.
    Perché accendono fuochi sti colpi di scena ma poi altrettanto presto li spengono.
    Ti dirò che la struttura di questo film tipo rivedere le stesse scene da diverse prospettive mi ha fatto tornare in mente un po’ La ragazza nella nebbia .
    Solo che quest’ultimo è riuscito a dosare meglio la suspence rispetto a I see you , per me.
    Qua lo schema: colpo di scena, spiegazione , nuovo colpo di scena spiegazione .
    È stato un continuo smontarti le certezze dandoti le spiegazioni.

    Non so se te hai avuto l’impressione di stare dentro al film.
    A me la parte mockumentary stavolta mi è piaciuta molto.
    È stato un po’ come sfondare la quarta parete e viverlo in 3D.
    Dubbi: il ragazzo con la maschera da rana ( chissà se hanno giocato con il termine Frog e phrog-ging
    come fonetica mah?
    Ho creduto pure che lui fosse l’assassino..ma che ci faceva con i ritagli di foto dei bambini ..ai quali aveva levato la parte degli occhi?
    Non l’ho mica capito?
    La scena poco prima dell’incidente giù delle scale della sua amica.
    Okay che poi il film ti ribalta di nuovo la situazione.
    Però sta cosa delle foto dei bambini che aveva lui non riesco a farla combaciare .
    Su quando si è convinto di essere nella casa dell’uomo che l’aveva molestato da bambino..io dico che magari l’ha riconosciuto dalle foto appese alle pareti lungo la scala.
    Infatti quando eravamo lui ...mi pare che su quelle foto la camera si soffermata un po’ più a lungo.
    Le foto ritraevano il killer in vari momenti della sua vita di coppia.
    C’erano foto anche del figlio da piccolino.
    Forse l’avrà riconosciuto in una foto da “ giovane”
    Il finale mi ha deluso ..perché fino alla fine speravo che fosse coinvolta la Hunt in qualche modo ( tipo complice del marito).

    Ti piace Musica leggerissima di Colapesce?
    Ciao


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    1. Per colpa del covid fa quasi piacere risponde de sabato sera ai commenti de Max

      leggo e rispondo a rate, come sempre

      1 dio caro Max, me sa hai problemi de vista... Ma non l'hai visto il viso completamente deturpato dalla chirurgia? "finto"? porella, sembra un alieno. Figurati se l'avessimo presa di mira solo perchè è invecchiata, magari avessimo visto il suo vero volto invecchiato...

      2 ci sta che te la parte horror non ci sei mai cascato, sta di fatto che sicuramente il regista però voleva giocarci ;)

      3 lo schema è quello, sì, credo sia anche la parte più peculiare del film. Solo che secondo me sbagliano un pò di ritmo, di tempistiche

      4 Max, dio bono, della maschera lo dicono esplicitamente...
      Sia che Phrogging deriva da Frog (il gioco di parole viene proprio detto dalla ragazza) sia che la maschera è apposta di una rana "ma è la maschera di una rana, è perfetta" dicono

      5 a lui è stata rubata l'infanzia da quell'omo e allora gli ha fatto vivere st'incubo "giocando" con lui, le foto fanno parte di questa folle vendetta, psicologica e fisica

      6 Max, le foto le ruba dai quadri delle scale, infatti a fine film son tutti vuoti. Dio caro, guardali più attento sti film!

      7 No Max, lui sceglie quella casa apposta perchè quello gli sembra l'uomo del passato. Quindi non vede le sue fattezze sulle foto, altrimenti che è, na botta de culo che ha scelto proprio la foto del killer? a lui sembra il molestatore del passato, per questo convince l'amica ad andare specificatamente in quella famiglia

      8 (ho finito di leggerti). Ecco, che però magari ha visto una sua foto da giovane ed è questo che gli ha dato la conferma è una buona intuizione, sì

      9 La Hunt ha già assassinato il suo volto, non c'era bisogno ammazzasse altri

      10 Ho tutti e due gli album di Colapesce, sto pezzo che sta facendo impazzire l'italia non lo metterei manco nei primi 10. Tra l'altro la gente lo percepisce come un brano divertente ma a me pare parli di depressione o cose così

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    2. Oh, non riletto niente, ho già riletto solo 3 righe e c'è un "avessimo" al posto de "avremmo", se ce so altri pace

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  10. Sulla vista c’hai azzeccato.
    Infatti senza occhiali da lettura non riesco a leggere il cellulare 😅
    Infatti appena vista la corposita’ della tua risposta senza occhiali ho pensato “ ahnvedi che è stato colpito dalla competenza del mio commento e mi ha riempito de complimenti 🤣😆
    Poi ho messo gli occhiali...
    Vabbè sulla Hunt alzo le mani..la conoscete meglio voi...per un paio de rughe de espressione.
    Però che c’ha gli occhi un po troppo tondi e scuri è vero.

    La tua 8 inibisce la 7.🤔
    Sul frog ci son arrivato senza far attenzione al discorso di lei ( forse ero in bagno boh..?)...che proprio non ricordo.
    Okay per il resto siamo d’accordo su tutto ahahaha!!!

    Mi riferivo al video della canzone ...non so se ricordo male ma forse su Fb scrivevi che ti piaceva il modo come venivano girati i suoi video.
    La canzone ...è già un tormentone.
    Carina.

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    1. Max, ma non è il conoscerla meglio, possibile che non vedi quanto il suo volto sia così poco "umano"? magari le rughe! guarda naso, bocca, pelle

      riguardo la 7 e la 8 :)

      E' pacifico che lui sia andato in quella casa perchè sapeva già che molto probabilmente era quella del suo uomo nero. Però il fatto che dici riguardo la foto lui da giovane potrebbe esse in effetti il pezzo che ci manca, ovvero il modo e il momento in cui lui arriva alla certezza

      ah, no, il video non l'ho visto. E sì, ci sono almeno 5-6 video di Colapesce che trovo stupendi, vero cinema (alla Sorrentino)

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  11. Concordo con la recensione e concordo su alcune inesattezze a livello di sceneggiatura. Dando per assodato che il ragazzo ha scelto appositamente quella casa per fare phrogging, la prima domanda che mi farei è la seguente: ma in tutti gli anni trascorsi perché non ha mai rivelato il tutto o perché non è andato dalla polizia?
    Fra l'altro ad un certo punto, se non ci fosse stato il problema della cantina, lui e l'amica se ne stavano quasi per andare.

    Quindi concordo su un fatto: lui sa che probabilmente (molto probabilmente) il poliziotto è il "suo" mostro. Decide di appoggiarsi ad una amica per entrare in casa ed averne la certezza assoluta. Quando se ne stanno per andare non è ancora certo della cosa. Quando mette il figlio nella vasca ne è quasi certo (vedi coltellino). Quando si scontrano ha la certezza assoluta ma non si dà capire allo spettatore qual è stata la chiave che ha sbloccato i suoi ricordi.
    Ricordo che ad un certo punto,mentre il poliziotto dice alla moglie che scoverà chi ha fatto del male al figlio ed invece poi invece di setacciare la casa parte in auto, vediamo per un momento un espressione basita del ragazzo che si toglie la maschera. È quello il punto? E cosa avrebbe visto?

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    1. intanto grazie di aver letto e commentato

      allora, credo di potere rispondere tranquillamente al tuo primo dubbio

      a parte che si sa, ahimè, che chi viene molestato quasi mai poi fa denuncia (pensiamo alle migliaia di ragazze che accettano di stare con orchi senza dire nulla) qui ci sono da dire molte cose in più

      la polizia lo interrogò subito (lo dicono nel film) ma quella testimonianza non portò a nulla

      poi se aggiungi che fu trovato il colpevole (dato per certo), che i due bambini erano scioccati, che alla fine non furono abusati, che una volta sentiti non aveva senso tornassero ancora alla polizia, che il vero colpevole era proprio dentro la polizia, che il ragazzo crescendo ormai era molto disturbato, capisci come l'unica possibilità di indagare e vendicarsi era privata. Non sto dicendo che quello che accade nel film è verosimile in tutti gli aspetti ma che sicuramente ormai non c'era possibilità di affidarsi alla polizia. Anzi, paradossalmente sarebbe stato proprio entrare in quella casa e scoprire prove un modo per poi tornare dalla polizia

      la tua ricostruzione è perfetta. In effetti il coltellino potrebbe essere una provocazione dovuta alla quasi assoluta certezza. Poi quando lo vede fuggire (probabilmente per andare a nscondere cose, essendo stato scoperto) il ragazzo capisce che ci ha visto giusto

      molto interessante quella cosa che hai notato, se posso riguardo la scena ;)

      in ogni caso una sceneggiatura che con due mezze accortezze avrebbe avuto più coerenza e sarebbe stata più chiara

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  12. che piacevole sorpresa. A dir il vero qualche buon commento mi aveva ben predisposto e quindi ho avuto pazienza. Valida idea di partenza, ma soprattutto ottima sceneggiatura. Certo i passaggi a vuoto o un tantino forzati ci sono e un certo pubblico avrebbe voluto qualche risposta o chiarimento in più, ma io trovo che quello che andava detto c'è e l'intrattenimento è garantito. Buona tensione e qualche "jump scare" speso bene, rendono la visione serrata e convincente; anche grazie a una valida colonna sonora. Molto scenografica la maschera di Froggy, funziona bene e avrebbe un potenziale iconico. Nota a margine, ma com'è invecchiata male Helen Hunt

    VOTO ***+

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    1. letto il tutto, sono abbastanza in linea con la tua recensione e i commenti qui sopra :-D

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    2. beh, sì, direi che siamo in perfetta linea :)

      incredibile che io non abbia minimamente citato la maschera della rana. Ho citato solo un'altra maschera, quella della... Hunt

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  13. Ho letto tutto, molto interessante! Il film l'ho visto per la seconda volta poco fa. Credo che il ragazzo si sia aggregato alla ragazza con l'intuito/certezza che quella fosse la casa del rapitore.

    Il ragazzo già da subito comincia a frugare tra gli oggetti di chi vive lì, tanto che scarica un app sulla tv, sposta le posate etc. La seconda sera ruba il sonnifero dal bagno e lo somministra alla sua amica di nascosto, entrambi i due adulti nella casa lo hanno già preso per dormire.
    Penso che il ragazzo abbia trovato i coltellini verdi che erano nel borsone del rapitore in qualche momento della giornata o durante la notte. Il borsone era nell'armadietto dove la sua amica aveva nascosto il suo zaino. In qualche momento che nn sappiamo, lui li ha trovati, tanto che ne conficca poi uno nella saponetta del bagno quando lega il figlio.

    Che i coltellini siano un «marchio» del killer lo scopriamo entro i primi 15 minuti di film e per cui il regista non poteva fare vedere che essi venivano ritrovati tra gli oggetti della casa, altrimenti sarebbe stato troppo facilmente intuibile chi era il killer, cosa che invece viene svelata all'ultimo. A quel punto non ha nemmeno più senso mostrare la scena del ritrovamento dei coltellini.

    Il ragazzo non ha denunciato perché come si fa a dimostrare una cosa del genere se chi deve indagare è il colpevole stesso? Impossibile. E se anche lo voleva fare dopo avere trovato le prove, nel frattempo il rapitore aveva ammazzato la sua amica, quindi si era dimostrato per essere ulteriormente privo di scrupoli, se prima poteva esserci indecisione su come agire, a quel punto no. Anche perché era già bello carico.

    Versione alternativa sulla presenza del coltellino verde nelle mani del ragazzo, è che fosse quello regalatogli dal rapitore all'epoca.

    Complimenti per le analisi e per il blog, molto bello, ho già trovato anche altri due titoli da guardare :)



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    1. ottima ricostruzione!

      Credo che di entrambe le situazioni (come e quando ha avuto certezza che fosse il killer e sul perchè non ha mai denunciato) hai dato le soluzioni migliori possibili

      all'incirca le avevamo già proposte ma te l'hai esposte con grande chiarezza e in modo molto esaustivo

      ti ringrazio tanto per il resto

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    2. Grazie mille! In realtà mi sono accorta di avere scritto una cavolata circa l'armadietto in cui si trovava il borsone da killer, era là vicino ma non lo stesso in cui era nascosto lo zaino della ragazza ( ieri sera poi sono andata a ricontrollare ).

      Ho riflettuto ancora sul film e sono arrivata alla conclusione che il ragazzo sapesse benissimo chi era il killer, lo teneva d'occhio da chissà quanto nella speranza di avere giustizia, ma è solo quando, dopo tanti anni il killer ricomincia a colpire che può avere la sua occasione o forse si sente in obbligo di fare qualcosa. Infatti non si trova lì a fare phrogging in momento qualunque, ma dopo che è stato rapito un ragazzino ( il secondo viene rapito mentre i due ragazzi sono già nella casa ).

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    3. perfetto, direi che anche per me la questione è chiusa qua, è assolutamente come dici

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  14. Continuo, sperando di non essere troppo invasiva, ma questo film mi ha colpito un sacco e credo che vada rivisto più volte per coglierne tutti gli aspetti. Cosa che farò grazie anche alle varie analisi che ho letto qui :)

    La frase del ragazzo durante lo scontro finale « adesso so finalmente chi sei » è perfetta. Risolve la dissonanza cognitiva di tutto il film.
    È come se il ragazzo dicesse al killer, adesso non mi freghi più, ti ho visto bene e sono pronto ad affrontarti.

    Quel povero signore che rimasto bloccato sulle rotaie del treno, ha chiesto aiuto fornendo un oggetto carino come un coltellino verde a due ragazzetti ingenui, dando loro importanza ed attenzione.

    Quel bravo poliziotto stanco che oltre a farsi il mazzo seguendo casi di omicidi e dando sicurezza alla famiglia, sopporta anche il tradimento orribile della moglie, di cui il loro stesso figlio è a conoscenza, e la conseguente crisi in famiglia.

    Il poliziotto che aiuta il collega nelle indagini e che adesso è anche disponibile a farsene direttamente carico, visto il fallimento del detective che cerca di difendere il suo lavoro.

    Bullshit.

    Il killer è il ritratto dello psicopatico sadico e assassino da manuale, che manipola senza quasi dover mentire e lo fa sotto il naso di tutti, perché nessuno lo vede davvero. Un po' come i phrogger che parassitano la casa. Ha la stessa espressione durante tutto il film, tranne quando alla fine riconosce il ragazzo e capisce. Anche noi spettatori non sappiamo leggerla a dovere. Almeno non dopo una sola visione :)

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    1. no, ma figurati, anzi, io son sempre contentissimo quando ci sono aree commenti che sviscerano i film (80% dei casi migliorano molto quello che scrivo io)

      ah, ci sta, quindi quella frase la leggi in maniera molto più complessa e psicologica del semplice "ho capito che sei il killer"

      e quindi l'accusa del ragazzo è molto più "importante" e, come dici, si riferisce anche al passato, quando quella figura per loro era stata sì traumatica ma "nebulosa"

      molto bello il paragone finale

      e sì, questo è un film che viene esaltato dalla seconda visione, mi pare di averlo scritto anche io

      grazie davvero, sono convinto che questi commenti finali siano davvero importanti per chi si imbatterà qui cercando di capire qualcosa

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    2. Grazie a te per questo spazio :)

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    3. no, grazie a voi, davvero

      io scrivo "per me", a prescindere se verrò letto

      voi invece scegliete di leggere e commentare, grazie

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  15. Commento a caldissimo, subito dopo la visione e lettura. Mi è piaciuto molto questo I see you, a differenza di Max principalmente per l'affascinante commistione di horror e thriller, mi ha sempre dato la sensazione di poter ugualmente virare verso l'uno o l'altro. Sono d'accordo con Roberto su una delle scene più belle, il "volo" del ragazzino scomparso all'inizio, c'è dentro tutto il film. Ah già, ci vado pesante con gli spoiler: quello del filo teso tra gli alberi è un espediente diabolico (non la prima volta che viene utilizzato in qualche crime intelligente), se pensi che con la giusta combinazione di materiale e velocità potresti tranciare di netto la testa a qualcuno.

    Cedo volentieri alla tentazione di sparare sulla croce rossa di nome Helen Hunt, che ho riconosciuto solo leggendone il nome sui crediti. Anch'io l'avevo vista molto bella in quel film con Mel Gibson, What women want, che ha una premessa geniale e scritta da favola, ma poi rovina tutto affogando nella mielosità più esasperante la seconda parte (trappola che fortunatamente questo film evita, nonostante certi difetti di cui parlerò). L'ho trovata forse proprio per questo perfetta per questo film così nero (sarà una scelta deliberata del regista?), dove rappresenta la disastrata americana di mezza età, rinchiusa in una vita infelice fatta di pillole, vino e amanti coglioni (lui una macchietta fenomenale, ingloriosamente eliminato come ci era stato presentato).
    L'attore del marito ti giuro, mi ricorda troppo Mark Ruffalo, un attore abbastanza versatile ma per cui provo un'antipatia incredibile, a pelle lo prenderei a pugni in faccia tutto il giorno :) anche lui dunque funziona, perché è riuscito sia a farmici tenere nella prima parte, che a farmelo odiare nella seconda ;) Non capisco invece esattamente cosa intendi quando parli della ragazzina "inizialmente odiosa piano piano diventa una dolcissima ragazza a cui vogliamo sempre più bene e per la quale soffriamo davvero". Si capisce fin da subito che per lei fare phrogging è quasi un lavoro, serio, pacifico e votato alla sussistenza, tanto che nella parte mockumentary (fatta benissimo) si prodiga per spiegare le sue regole in materia. Quindi non l'ho mai trovata odiosa, era l'unico personaggio verso cui non ho provato mai sospetto.

    Su questa nota, passiamo alla storia. Beh, il phrogging è una trovata fenomenale, specie se non ne hai mai sentito parlare, e alquanto inquietante. Forse la cosa che mi disturba di più non è tanto l'invasione nascosta del proprio spazio domestico, quanto il fatto che esistano persone talmente idiote da non mettere l'allarme quando escono o andarsene senza controllare che il garage sia chiuso. Sarà un fatto di cultura, con tutte quelle armi in casa ci si sente al sicuro nonostante le abitazioni USA abbiano finestre ovunque e porte talmente sottili che le apri con un calcio...

    Onestamente però ci sono cose della trama che non apprezzo molto. Non tanto la spiegazione dell'ultima inquadratura, per me è stato comunque interessante vedere da dove veniva il coltellino verde piantato nella saponetta e il porta-mentine del ragazzo, glieli aveva dati il killer prima di rapirli. Per esempio però, non mi torna la natura di questo assassino seriale. Quando si è mai visto un killer che agisce a puntate? Cioè, lui ha ucciso vari ragazzini in gioventù, finché non è stato incastrato un altro. Da allora, ne è la prova l'età dei due bambini sopravvissuti (ora ragazzi), sono passati MINIMO dieci anni, e non ha più compiuto crimini? Come è possibile che un assassino seriale reprima così a lungo i suoi istinti, per poi ricominciare rapendone due in così poco tempo?

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    1. Di nuovo, il nostro killer, che tra l'altro è anche poliziotto, ricordiamolo. Succedono strane cose in casa, suo figlio viene aggredito e legato, forse da qualcuno che sa dei suoi crimini. E cosa fa, mentre la moglie è via, invece di perlustrare casa centimetro per centimetro cercando l'aggressore? Sale in macchina e va alla roulotte dei bambini rapiti. L'unico modo in cui posso giustificarlo è che volesse eliminare le tracce per paranoia di essere scoperto, ma dopo aver catturato la ragazza se ne torna a casa senza aver fatto un bel niente, invece di seppellire tutti lì e buonanotte...
      Poi la modalità in cui tutto avviene mi ha dato anche abbastanza fastidio: proprio quando c'è una decisa svolta thriller spuntano paradossalmente i cliché da horror dozzinale, tipo il telefono che non prende, la tipa che invece di essere imparanoiata e guardarsi continuamente attorno come farebbe chiunque sale tranquillamente nella roulotte, incurante di uno psicopatico nei dintorni e dei due bambini che le parlano a voce altissima...

      Poi, siccome sono un precisino antipatico, sono andato a ricontrollarmi una cosa che non mi tornava, ovvero l'uccisione dell'amante. Una sequenza (anzi due) FANTASTICA, la prima volta che il tipo è stato colpito alla testa ho fatto un salto sulla sedia, anche grazie ad una magistrale tensione costruita fino a quel momento. Poi, la seconda volta che la vediamo si scopre che il padre lo aveva ucciso, una grandissima sorpresa, avrei scommesso qualsiasi cosa sul ragazzo phrogger.
      Bellissima, ma c'è un problema, cavolo.
      La prima volta vediamo il padre che cambia le lenzuola, buco temporale, centrale di polizia, dove raggiunge il suo amico nero con un testuale "cosa mi sono perso?" Seconda volta, il padre cambia le lenzuola, ammazza l'amante, poi esce di casa dove c'è il suo amico nero che lo aspetta in macchina, si scusa se ci ha messo tanto, e vanno assieme in centrale. Un neo su una costruzione altrimenti perfetta...

      Ecco, questa era la mia prolissa opinione e dubbi annessi. Ora, magari sembra che ho ingigantito i difetti per fare il tignoso ad ogni costo, ma giuro che non è così. Mi è piaciuto davvero moltissimo I see you, e ogni thriller dovrebbe solo imparare da questa fantasia di messa in scena e scrittura. Però come hai detto Giuseppe, questo può essere uno spazio di discussione dove la gente magari risolve dubbi o raccoglie interpretazioni. Queste sono le mie aggiunte, non avrebbe avuto senso ripetere pregi che tutti avete evidenziato benissimo e condivido. Ovviamente sono disposto a ricredermi sui difetti.
      Ciao Giuseppe, grazie del consiglio e scusa per il papiro che leggerai :,)

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    2. ahah, come sai quando vedo i commentoni al tempo stesso mi dico "oddio" ma anche "bene!"

      ho letto tutto di gusto

      alla rinfusa

      1 madonna, io invece lo adoro Mark Ruffalo...

      2 oh, a me la ragazzina non stava simpatica all'inizio, non ce posso fa niente :)

      3 io mai avuto gli allarmi. In casa mia poi possono entrare tutte le notti, ahah, sono ad altezza d'uomo. Ma potrebbero nascondese solo sull'armadio e non so quanto sia comodo...

      4 da esperto di serial killer ti dico che invece sono tantissimi i casi di assassini seriali che si sono fermati per anni. Magari capita quando trovi una stabilità famigliare ed emotiva. Forse il fatto del tradimento della moglie lo ha rimesso in gioco, come se fosse stata distrutta quella stabilità

      5 anche io ho pensato che fuggisse perchè si è sentito scoperto. Ma poi Enri devi pensare che magari non fa niente proprio perchè trova la ragazzina in macchina e quindi pensa di aver risolto il problema

      6 non ho capito, una volta va in centrale da solo e una con l'amico?

      7 ci hai fatto caso che è piaciuto davvero tanto a tutti ma alla fine ognuno di noi ha tirato fori cose che non vanno?

      prego :)

      domani torno al cinema Enri, e di mattina poi, spettacolo

      l'unica cosa è che ricominciando con il cinema ci saranno molti meno thriller ed horror, ahah (sti mesi di film a casa all'80% ho visto quelli)

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  16. 1 invece io proprio no, ha una faccia veramente da schiaffi ;) però ammetto che sa fare un po' di tutto, me lo ricordo veramente irriconoscibile in Collateral e soprattutto Foxcatcher (ottimi film tra l'altro)

    2 l'unica volta in cui l'ho trovata odiosa è quando il film la rincoglionisce totalmente e si fa catturare ;)

    3 faccio fatica a concepirlo, a casa mia ho l'allarme a movimento quando esco ;) certo, nella vita di tutti giorni poi bisogna essere davvero paranoici per stare sempre all'erta, ma rimango convinto che in Europa il phrogging non potrebbe diffondersi, c'è una differenza di cultura e architettura troppo radicale...

    4 personaggi che mi affascinano, ma sinceramente non saprei citarne neanche uno così... succede che si fermino, ma di solito è per sempre. Poi rimanendo nella fiction del film mi stona comunque la soluzione della stabilità emotiva, era di sicuro già sposato e probabilmente col bambino piccolo al tempo dei due bambini rapiti (lo prova il fatto che il figlio nel presente e il phrogger abbiano più o meno la stessa età)...

    5 boh, mi stona comunque, è un poliziotto, sa benissimo che se fosse stato scoperto avrebbe già le manette addosso... l'unica cosa di cui è sicuro è che ci sta un aggressore in casa, e lui non lo cerca, mi pare assurdo.

    6 esatto, prima versione arriva in centrale da solo in ritardo, seconda versione arriva in centrale accompagnato dal collega

    7 notato, ho messo le mani avanti solo perché so che suono particolarmente cattivo ;)

    8 non vedo l'ora anch'io di tornare al cinema, purtroppo le programmazioni sono azzoppate da tutti i grandi produttori che si rifiutano di far uscire i loro film in sala e optano per la distribuzione in streaming. Quindi per ora la sala è aperta, ma in braghe di tela, senza quasi nulla da far vedere :,)

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    1. 1-2-3 c'è poco da aggiungere ;)

      4 sì sì, esistono, certo sono la minoranza assoluta

      no, ma la mia motivazione l'ho buttata là eh, non è che sia convinto

      5 sta parte rimane un pochino strana, assolutamente

      6 me sembra tanto strano ma me fido!

      8 aspettiamo un mesetto e vedrai che ci saranno bellissime programmazioni ;)

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    2. 4 vedrò di espandere le mie conoscenze in materia allora, ma il dubbio mi rimane ;)

      6 se qualcuno ha meno fiducia di te deve solo andare a controllare, sono sequenze da un paio di minuti l'una ;)

      8 spero proprio che tu abbia ragione, temo che però il colpo di frusta lo sentiremo almeno ancora per un annetto. Vedi la fine che hanno fatto Dune e Godzilla versus Kong (il secondo sarà meno autoriale ma mi rode comunque, è anche per film come quello che è stato inventato lo schermo gigante del cinema). Disdetta :)

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    3. no, ma sicuramente il cinema da multisala sarà azzoppatissimo

      ma quello delle sale che fanno bel cinema forse ci guadagneranno e basta da sta situazione

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  17. Ciao. Eccomi qui per l'ormai consueto commento al tuo simpatico blog, sapevo che avrei preso il vizio....Questa volta quasi in tempo reale, visto che ho visto il film ieri, sto facendo enormi progressi. Venendo al film, devo dire che sono d'accordo su tutto, anche sui rilievi fatti non solo da te ma anche dagli altri utenti. Non saprei neanche io dire quando il ragazzo ha avuto la conferma definitiva che il poliziotto fosse il serial killer, ma devo ammettere che su questo non avevo prestato attenzione perché avevo capito solo in fondo che il ragazzo fosse uno dei bimbi dell'epoca salvatosi. Infatti, io ho una particolarità, che mi fa godere fino in fondo gialli e horror, cioè che ho l'intuito di un triceratopo (che, come si sa, non brillavano per questa caratteristica, infatti si estinsero...), cioè, non capisco chi è il colpevole se non dopo i titoli di coda...Diciamo che è forse l'unico caso in cui posso dire con orgoglio "Beato me che non capisco un c...". Il film mi è piaciuto davvero, pieno di "twist", non sapevo neanche io di questo simpatico "hobby" di entrare nella case altrui e soggiornarvi, ma si sa che gli americani non sono tato giusti...strano che non l'abbiamo ancora importato, siamo specializzati nel prendere il peggio da oltreoceano. Per finire, volevo fare notare una curiosità, magari lo conosci già: nel 1928, S.S. Van Dine, un grande autore di thriller, nonché creatore del detective Philo Vance (ho letto tutti i suoi libri e, se non lo conosci e ti piace il genere, te li consiglio caldamente) che, parere squisitamente personale, dà dei punti a Sherlock Holmes, dicevo, questo Van Dine, aveva scritto su una rivista una sorta di regole, 20 in tutte, a cui ogni scrittore di polizieschi/thriller che si rispetti, dovrebbe attenersi. E' molto interessante e divertente, ad esempio, la prima regola, direi aurea, recita: "Il lettore deve avere le stesse possibilità del poliziotto di risolvere il mistero. Tutti gli indizi e le tracce debbono essere chiaramente elencati e descritti." Io ho a casa un libro che avevo preso 25 anni fa con le regole, ma se non le conosci, ti invito a cercarle anche su wikipedia, si trovano (e si leggono) molto facilmente. Venendo a questo film, ad esempio, sembrerebbe essere stata disattesa la quarta regola, che dice: "Né l'investigatore né alcun altro dei poliziotti ufficiali deve mai risultare colpevole. Questo non è un buon gioco: è come offrire a qualcuno un soldone lucido per un marengo; è una falsa testimonianza.". Ovviamente, non sono obblighi ma indicazioni, anche più un gioco. Ciao.

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    1. però continua a farli i commenti che son sempre deliziosi i tuoi :)

      io a volte ho intuizioni subito, altre invece rimango fregato, altre ci arrivo, come te, dopo i titoli di coda

      non conoscevo quello regole, vado a vedere subito!

      certo che 20 son tante, come si fa ad attenersi a tutte...

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao